2012: fine del mondo o fine di un ciclo? Il 22 dicembre la data cruciale sul calendario Maya

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di Fabio Cantarella

Non era mai accaduto che si parlasse così intensamente di un anno prima ancora che esso sopraggiungesse. Il 2012 è appena entrato, ma ci sentiamo come se non volesse finire mai, come se durasse da fin troppo tempo. In effetti anche nell’anno che si è appena chiuso se n’è parlato sempre più insistentemente a causa della profezia del popolo Maya secondo la quale il 22 dicembre, sarà un sabato, la nostra era, denominata l’Età dell’Oro, avrà fine.

Le cinque ere cosmiche. Secondo i Maya le ere che si sono succedute nel tempo sono cinque: Acqua, Aria, Fuoco, Terra e, per l’appunto, quella dell’Oro. Ognuna di esse è legata ad una civiltà, per esempio quella dell’Acqua, distrutta proprio dall’acqua, corrispondeva alla civiltà di Atlantide. Bene, secondo il calendario Maya la nostra era, l’Età dell’Oro, si concluderà il prossimo 21 dicembre.

Chi erano i Maya? Parliamo di una delle civiltà più evolute tra quelle mai esistite, il loro calendario era scandito dai movimenti del pianeta Venere e ogni ciclo durava 1 milione e 872 mila giorni. Secondo i loro conti, il nostro ciclo ha avuto inizio il 13 agosto del 3114 avanti Cristo e si concluderà, come dicevamo, a fine 2012, esattamente il 21 dicembre. Secondo alcune interpretazioni delle profezie Maya, il nostro ciclo dovrebbe volgere alla fine con l’intervento di terremoti, inondazioni e altri disastri naturali imprevedibili quanto incontrollabili. Il calendario Maya, realizzato da sacerdoti, scienziati e filosofi, è così tanto preciso che, già nel 3000 avanti Cristo, riuscì a prevedere l’eclissi solare dell’11 agosto del 1999 con soli 33 secondi di ritardo. Ecco i nove elementi del loro calendario: Kin il giorno, Uinal i mesi che erano di venti giorni con uno di soli cinque (365 giorni l’anno senza ricorrere a quello bisestile), Tun che equivale all’anno di 365 giorni, Katun pari a venti anni, e poi, moltiplicando per venti, nell’ordine avevano il Baktun, il Karaktun, il Kinciltun. E’ bene sottolineare che il loro calendario non serviva a segnare gli appuntamenti sociali, ma a fare in modo che le attività degli uomini fossero in sintonia con quelle dell’Universo.

L’anno galattico e non solare. Altro che la Terra che gira attorno al Sole, i Maya ben sapevano che l’intero sistema solare ruotava intorno alla Galassia e il suo giro si completa in 25625 anni. I Maya consideravano quindi l’anno della Galassia e non quello solare-terreste come facciamo ai nostri tempi (365 giorni). Sostenevano ancora che a metà giro, 12.800 anni, ci ritroviamo in prossimità del centro della Galassia e, così, quando il Sistema si ritrovava agli estremi della Galassia era nella sua notte, lontano dal Sole, mentre quando si riavvicinava al centro era nel suo momento di giorno.

L’ultimo Katun della nostra era. Ovvero gli ultimi venti anni della nostra era, secondo il calendario Maya hanno avuto nel 1992. Questo lasso di tempo rappresenta la parte finale dei nostri 25625 anni. Molti individuano questa fine di ciclo con quella del mondo, ma in realtà i Maya intendono la fine di un’era, di un giro di Galassia, non parlano espressamente di fine della vita sulla terra. Certo bisognerà capire cosa accadrà in realtà tenendo in considerazione che i Maya parlano di una cometa, o un asteroide, che sarà molto dannosa per l’umanità. La sua traiettoria, sostengono, potrebbe impattare con quella della Terra. Ma è pur vero che, sempre secondo la profezia, a completamento del nostro ciclo, sulla Terra si riaffermerà quell’armonia universale che la nostra umanità pare aver smarrito e sarà una nuova energia a riportarla. Una teoria, quindi, che, al contrario, lascia intendere che la vità continuerà.

Non manca, però, chi ipotizza scenari apocalittici. Lo storico Immanuel Velikvosky, autore del libro Earth in Upheaval, in merito alla profezia dei Maya richiama gli studi sulle macchie solari del monaco Basilio Cotterell (nato a Mosca nel 1660, profeta russo vissuto all’epoca di Pietro I°, detto il Grande). Secondo quest’ultimo la fine dell’Età dell’Oro, la nostra era, sarebbe stata individuata dai Maya in virtù di un calcolo operato sul campo magnetico terrestre, la cui inversione è prevista proprio in quest’anno. Non è neppure un mistero il fatto che diversi studiosi americani ritengano che la fine della civiltà Maya sia avvenuta a seguito di diverse calamità naturali, fenomeni ciclici come quelli preannunciati, a loro modo di vedere, dai Maya proprio per la fine del 2012.

fonte http://www.the1phoenix.net/x-files/endworld.htm#maya

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Redazione Iene Siciliane

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