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Ancora un’aggressione ad autista bus Amts, la Ugl Autoferrotranvieri chiede misure drastiche per la tutela degli operatori di esercizio, ormai impauriti. Scannella e Maccarrone: “Cos’altro deve accadere?”

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“Cos’altro deve ancora accadere al personale dei servizi di linea di Amts prima che siano applicate le giuste misure di tutela della sicurezza?” E’ questa l’ennesima e amara riflessione della federazione provinciale Ugl Autoferrotranvieri all’indomani del nuovo episodio di violenza registrato ai danni di un autista dell’Azienda partecipata del Comune di Catania. “In meno di un mese abbiamo registrato tre aggressioni, due delle quali avvenute con l’ausilio di armi (19 ottobre una pistola e ieri con un coltello), mentre in quella del 3 novembre l’autista ha prima preso schiaffi e poi riportato delle ferite per la rottura dello specchio retrovisore da parte del suo aggressore – commentano mestamente il segretario Giovanni Scannella e il segretario aziendale di Azienda metropolitana trasporti e sosta, Angelo Maccarrone. Siamo ormai al tiro al bersaglio nei confronti di chi svolge un servizio pubblico e, non solo quotidianamente deve fare i conti con la dilagante indisciplina che regna nelle strade attraversate dai bus urbani, ma si trova anche da solo a dover fronteggiare situazioni limite rischiando pure la vita. Noi pensiamo – aggiungono gli esponenti dell’Ugl Autoferrotranvieri – che la misura sia ormai colma essendo facilmente comprensibile che, senza l’assunzione di provvedimenti drastici non più procrastinabili, il pericolo che si possano verificare incidenti ben più gravi è evidente. La solidarietà, che in ogni caso rinnoviamo all’autista ed a tutti i suoi colleghi di Amts, ormai non basta più perché la paura ha di fatto preso il sopravvento ed ogni operatore impiegato quotidianamente nell’esercizio di linea in città non può affrontare il servizio come se si stesse recando in trincea a combattere. Rivolgiamo un appello al sindaco Enrico Trantino, che sappiamo essere uomo di azione e di sostanza nei fatti, perché, in sinergia con il presidente Amts Giacomo Bellavia, nell’ambito di tutte le istituzioni locali deputate alla sicurezza pubblica possa farsi nell’immediato autorevole portavoce dei timori dei dipendenti dell’Azienda metropolitana, per l’individuazione di soluzioni preventive dirompenti. Vogliamo ringraziare le forze dell’ordine che nei tre casi avvenuti in queste ultime settimane sono intervenute tempestivamente, non appena contattate. E’ chiaro però – concludono Scannella e Maccarrone – che a questo punto la prevenzione è strategica non essendo affatto normale che chi svolge un’attività in favore della collettività debba subire minacce ed aggressioni, lavorando ogni giorno con il pathos di cercare di portare a casa sana e salva la propria pelle a fine turno. Su questo tema, quindi, ci continueremo a battere perché i lavoratori e l’utenza di Amts possano essere ancor più protetti da chi pensa che la città sia terra di conquista con violenza e sopraffazione.”

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Iene Sicule

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