Catania, “ferita” San Berillo: fine del contenzioso, riparte l’economia catanese. Almeno così dicono


Pubblicato il 17 Novembre 2011

Tremila posti di lavoro circa, avvio a giugno, un lungo e complesso contenzioso, già costato miliardi al comune, che termina, un pezzo di città, al centro storico, che viene riqualificato con tante opere, dal teatro al mercato al coperto, dai parcheggi interrati al verde pubblico: la firma di stamane per lo “stop” definitivo al contenzioso fra comune e soggetti privati interessati al nuovo Corso dei Martiri, nel vecchio San Berillo, significa tutto questo.

Al Tar, di prima mattina, davanti al Presidente Campanella, si sono presentate le parti (nella foto la firma da parte del comune): da una parte il comune con il sindaco Raffaele Stancanelli, l’assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi, avvocati e consulente, il prof. Agatino Cariola, dall’altra i rappresentanti di “Istica”, “Cecos” e “Risanamento San Berillo”, con amministratori e legali.

In meno di un’ora si è proceduto alla firma che suggella la fine dei contenziosi fra pubblico e privato e dà il via alla riqualificazione e alle opere. Progettista, scelto dai privati, con costi a loro carico, è l’architetto Massimiliano Fuksas, che -secondo i beneinformati- arriverà a metà dicembre a Catania: entro gennaio dovrà presentare il progetto. Secondo voci di corridoio, il suo compenso si aggirerebbe intorno ai tre milioni di euro.

Soddisfazione generale al termine delle operazioni: il sindaco Stancanelli ha sottolineato gli effetti benefici per la città e per il Comune, in un momento difficile generale. Insomma, si riavvia -a sentire il sindaco- l’economia catanese. Resta solo da definire la situazione con un’impresa che ancora non ha chiuso il contenzioso, ma si tratta – è stato spiegato- di una posizione minoritaria. Tutto bene quel che finisce bene? Staremo a vedere. Le “Iene” vigilano.

iena corsara


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