Catania, il flop del Tondo Gioeni: il centrodestra fa finta…inaugurazione. E propone: si azzerino le imposte comunali per i commercianti della zona


Pubblicato il 28 Dicembre 2013

Mattinata di ironia per una vicenda che è un fallimento ormai riconosciuto da tanti, non solo “di destra”…di iena sotto il ponte

Rispettando al secondo il cronoprogramma dei lavori questa mattina è stata inaugurata, in pompa magna e con rituale taglio del nastro, la nuova e fiammante rotonda del Tondo Gioeni (vedi foto) tanto attesa dai catanesi.

Ad inaugurare, commossi ed orgogliosi, la monumentale opera di alta ingegneria stradale i consiglieri comunali e di quartiere di Forza Italia-Area CentroDestra e Grande Catania Manlio Messina, Salvo Giuffrida, Riccardo Pellegrino, Giuseppe Castiglione, Sebastiano Anastasi, Enzo Parisi, Francesco Nauta ed Antonio Freni. Presenti anche Giuseppe Marletta, ex assessore ai lavori pubblici della Giunta Stancanelli, e l’avvocato Dario Daidone.

“La nostra è un’iniziativa provocatoria – hanno dichiarato i consiglieri di opposizione – che intende denunciare l’ennesimo ritardo accumulato dall’amministrazione Bianco sui lavori della rotonda del Tondo Gioeni. Mentre la premiata ditta Bianco&Bosco si affanna a giustificare un’opera, l’abbattimento del ponte Gioeni e la creazione della rotonda, nata male e gestita peggio, i catanesi imbottigliati nel traffico e i commercianti della zona a un passo dal fallimento perché i clienti non riescono a raggiungerli, assistono al balletto di continui rinvii sul completamento della rotonda. Data per pronta a Natale ora l’amministrazione comunale si affida a Sant’Agata per riuscire a completarla, forse aggiungiamo noi, nel febbraio 2014.”.

“Denunciare il flop dell’amministrazione Bianco ‘nell’operazione Tondo Gioeni’ – hanno concluso i consiglieri di opposizione – è fin troppo facile, è sotto gli occhi di tutti i catanesi, per questo noi vogliamo anche lanciare una proposta concreta per venire incontro al commercio messo in ginocchio dagli interminabili lavori post abbattimento ponte: l’azzeramento di tutte le imposte comunali per i commercianti della zona e l’esenzione dal pagamento dell’Imu e della Tarsu per i proprietari di botteghe che riducono l’affitto ai negozianti loro conduttori. “.


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