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Catania, presunto scandalo in Tribunale: “domiciliari” al cancelliere Maiolino
Pubblicato il 31 Gennaio 2013
Decisione del Riesame, che annulla un capo d’imputazione di iena giudiziaria Marco Benanti
Il tribunale del Riesame di Catania (Presidente Maria Grazia Vagliasindi) ha disposto gli arresti domiciliari per Sebastiano Maiolino, 63 anni, cancelliere presso il Tribunale di Catania, arrestato il 9 gennaio scorso con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento personale aggravati dall’articolo 7 del D.L. 152/1991.
Oggi, si è appreso che il Tribunale ha annullato il capo a dell’ordinanza di custodia cautelare, cioè l’ipotesi favoreggiamento aggravato dall’art. 7, cioè avere agevolato la mafia.
Un comunicato della Procura e del Tribunale di Catania del giorno dell’arresto informava che “secondo la prospettazione del provvedimento di custodia, il Maiolino – cancelliere in servizio presso il Tribunale di Catania – ha più volte rivelato a soggetti sottoposti ad attività tecniche di intercettazione notizie coperte dal segreto di ufficio…”. Allora come ancora oggi, a Palazzo di Giustizia, in tanti esprimono stupore per l’accaduto e stima per Maiolino, descritto come persona corretta.
E’ notizia del 14 gennaio scorso, invece, che la dottoressa Maria Pulvirenti, direttrice della sezione della cancelleria gip di Catania e convivente di Maiolino, è stata interdetta per due mesi dal pubblico servizio. La Pulvirenti è indagata in stato di libertà per rivelazione di segreto d’ufficio.



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