Catania, rinviato al 24 maggio il processo a carico del governatore. Per la Procura in aula si presenta Giovanni Salvi


Pubblicato il 09 Maggio 2012

Dura pochi minuti l’udienza davanti al Gup Marina Rizza. La “sorpresa” vera si ha quando arrivano i pubblici ministeri (nella foto)…Di Iena Giudiziaria

Tutti ad attendere il “grande giorno” per il possibile rinvio a giudizio di Raffaele Lombardo ed invece la notizia arriva dalla “discesa” in aula di ben quattro magistrati della Procura della Repubblica: il capo, Giovanni Salvi, con Giuseppe Gennaro, Agata Santonocito e Carmelo Zuccaro. Gennaro e Santonocito aveva già chiesto il rinvio a giudizio dei fratelli Lombardo. Assente il procuratore aggiunto Michelangelo Patanè, che con il collega Zuccaro, in precedenza ha sostenuto la richiesta di archiviazione.

L’udienza è durata pochi minuti: un difetto di notifica, per uno dei legali di Angelo Lombardo, l’avv. Calogero Licata, ha fatto slittare tutto al 24. A margine dell’udienza, il procuratore Salvi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti sottolineando “l’unità della Procura” sulla vicenda.

L’udienza preliminare, davanti al Gup Marina Rizza, riguarda l’imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e a suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. L’udienza fa seguito alla decisione del Gip Luigi Barone di non accogliere l’archiviazione proposta dalla Procura per i fratelli Lombardo e di disporre l’imputazione coatta per i due esponenti politici.

Nessuna dichiarazione sulla strategia difensiva da parte degli avvocati. Del resto, la Difesa ha ancora tempo, fino all’inizio della discussione, per rendere nota una sua decisione su un’ eventuale richiesta di “abbreviato”. Sembra, sulla carta, infatti, più probabile l’opzione della richiesta di rito abbreviato, cioè una decisione allo stato degli atti, evitando la formazione dibattimentale della prova, cioè nuove dichiarazioni, nuovi possibili colpi di scena. Il tempo per chiedere il giudizio immediato è scaduto. Lombardo però può sempre optare per il rito ordinario.


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