CATANIA TAPPEZZATA DAI MANIFESTI “CERCASI SCHIAVO”

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“FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB CATANIA

Dopo Palermo anche Catania stamattina si è  svegliata tappezzata dai manifesti gialli realizzati sul modello di quelli apparsi sui muri di Lipari il primo maggio scorso, manifesti che  denunciano le condizioni di lavoro precario delle lavoratrici  e dei lavoratori stagionali del settore turistico. A Lipari gli autori sono stati i giovani dell’associazione «Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie» , a Palermo come a Catania i manifesti portano la firma della locale FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB.
Alle provocazioni delle varie  associazioni  imprenditoriali che operano nel settore turistico che si lamentano della scarsa voglia di lavorare in questi difficili mesi post-lockdown, la FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB CATANIA risponde denunciando le condizioni di  sfruttamento che anche in tempi di pandemia hanno costretto a lavorare in ambienti precari, con zero tutele, con salari da fame.
Altro che “scarsa voglia di lavorare”, altro che criminalizzazione del Reddito di cittadinanza.
LE LAVORATRICI E I LAVORATORI STAGIONALI NON SONO CARNE DA MACELLO.
MAI SCHIAVE, MAI SCHIAVI.
ORGANIZZIAMOCI PER DIFENDERE LAVORO E  DIGNITÀ.
Federazione Del Sociale USB Catania.”

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aggiornamento:

CATANIA TAPPEZZATA DAI MANIFESTI “CERCASI SCHIAVO”
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FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB CATANIA

Dopo Palermo anche Catania stamattina si è  svegliata tappezzata dai manifesti gialli realizzati sul modello di quelli apparsi sui muri di Lipari il primo maggio scorso, manifesti che  denunciano le condizioni di lavoro precario delle lavoratrici  e dei lavoratori stagionali del settore turistico. A Lipari gli autori sono stati i giovani dell’associazione «Magazzino di Mutuo Soccorso Eolie» , a Palermo come a Catania i manifesti portano la firma della locale FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB.
Alle provocazioni delle varie  associazioni  imprenditoriali che operano nel settore turistico che si lamentano della scarsa voglia di lavorare in questi difficili mesi post-lockdown, la FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB CATANIA risponde denunciando le condizioni di  sfruttamento che anche in tempi di pandemia hanno costretto a lavorare in ambienti precari, con zero tutele, con salari da fame.
Altro che “scarsa voglia di lavorare”, altro che criminalizzazione del Reddito di cittadinanza.
LE LAVORATRICI E I LAVORATORI STAGIONALI NON SONO CARNE DA MACELLO.
MAI SCHIAVE, MAI SCHIAVI.
ORGANIZZIAMOCI PER DIFENDERE LAVORO E  DIGNITÀ.
Federazione Del Sociale USB Catania.”

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Benanti

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