Cgil Catania: no allo sfruttamento nella “movida”, mantenere alta la guardia


Pubblicato il 02 Agosto 2020

L’operazione dei carabinieri di piazza Dante, realizzata ieri  sera col supporto dei Nas, rivela, ancora una volta, come la cosiddetta “movida” catanese, altro non è che un’espressione suggestiva e fuorviante dietro cui si celano, molto spesso, gravissimi fenomeni di sfruttamento dei lavoratori, tanti dei quali giovani, ma non solo. A fronte di tanti piccoli esercenti che rispettano i contratti di lavoro e le persone che lavorano, ve ne sono altri che agiscono nella completa illegalità, calpestando i diritti e la dignità dei lavoratori e determinando, allo stesso tempo, un gap “competitivo” nei confronti degli imprenditori onesti che con fatica, rispettando le regole e i contratti e pagando le tasse, provano a portare avanti la loro attività.
 
Tra le tante violazioni rilevate, oltre al ricorso al lavoro nero, irregolare e sottopagato (spesso non più di 20-25 euro a sera),e all’assenza di misure di sicurezza e anti-contagio, i carabinieri hanno portato alla luce l’episodio, purtroppo non raro, di un datore di lavoro che monitorava, con sistemi illegittimi di videosorveglianza e telecamere installate abusivamente, il lavoro dei propri dipendenti. Una pratica inaccettabile, vietata dalle leggi e dai contratti, se non attraverso motivata richiesta di autorizzazione all’ispettorato del lavoro e comunque nel rispetto dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori. L’operazione dei carabinieri, cui deve andare il plauso di tutti noi, serva da monito a tutti coloro che, approfittando anche del periodo di crisi pandemica, pensano di fare profitti sulle pelle e sulla dignità delle persone che lavorano.
A tutti noi, che militiamo nel sindacato, invece, tocca tenere alta la guardia, e avviare una riflessione e un’azione collettiva contro i fenomeni di sfruttamento che, ormai da anni, si producono nell’ambito del cosiddetto “distretto” della “movida”, che impegna migliaia di lavoratori e di lavoratrici.
 
Massimo Malerba, direttivo provinciale Cgil Catania.

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