Cronaca, Catania: 38 anni fa la mafia uccise il maresciallo Alfredo Agosta


Pubblicato il 18 Marzo 2020

In questo momento particolare che sta vivendo la nostra nazione, come è noto sono stati annullati e vietati tutte le cerimonie e momenti di aggregazione, pertanto non è stato possibile ricordare e commemorare uno dei tanti eroi della nazione, il maresciallo dell’Arma dei carabinieri Alfredo Agosta, ucciso dalla criminalità organizzata il 18 marzo 1982 a Catania.

 

Noi ugualmente ricordiamo: sono passati 38 anni da quella sera del 1983, in cui venne ucciso dalla mafia a colpi d’arma da fuoco il maresciallo Agosta.

Il militare, investigatore preparato e scrupoloso, venne ucciso con proiettili sparati a bruciapelo, in un bar di via Firenze, all’angolo con viale Vittorio Veneto, mentre stava prendendo un caffè all’interno in compagnia di un confidente. Alfredo Agosta è morto a 49 anni, lasciando la moglie, Galerana Catona, e 3 figli: Giovanni, Antonio e Giuseppe, all’epoca dei fatti minorenni.

Il valore di Agosta è stato riconosciuto grazie ai decreti del Ministero dell’Interno che lo hanno annoverato tra le “vittime del dovere” e le “vittime della criminalità organizzata”. In ricordo del maresciallo, sono state consegnate, oltre ad altri riconoscimenti, anche la medaglia d’oro Ordine Pubblico, la medaglia d’oro al Valore dell’Arma dei carabinieri e e la medaglia d’oro al Merito civile.

Meritoria è l’azione dell’Associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, con il Presidente Vincenza Bifera e Giuseppe Agosta, figlio del maresciallo, che da anni portano avanti incontri con gli studenti degli istituti superiori per favorire l’accesso alla conoscenza delle  regole e stringere sempre di più la collaborazione con le Istituzioni.

 

 

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