Cronache antimafffiose all’italiana: Andrea Vecchio, componente della Commissione Nazionale Antimafia…quando pagava il “pizzo”!


Pubblicato il 08 Marzo 2015

di Ignazio De Luca

 
Correva il 30 settembre 1994, nella casa circondariale di Reggio Calabria, dove il collaboratore di giustizia, Rosario Scuto, detto “Puccio” uomo d’onore della famiglia Santapaola, è sottoposto ad interrogatorio condotto dal Sostituto, dottor Michelangelo Patanè. Scuto faceva parte del gruppo di malviventi, capeggiato da Sebastiano Sciuto, che controllava la zona dell’Acese
 
Scuto – “Questo famoso Vecchio, me l’ha presentato Saretto Maugeri, il comandante dei vigili urbani di Acicatena, che mi ha riferito che sto Vecchio doveva fare un lavoro ad Acicatena.”
 
Sostituto Patanè – “quanto paga al mese l’ingegnere Vecchio?”
 
Scuto – “ottocentomila lire “
 
Sostituto Patanè – ” ma da quanto tempo paga”?
 
Scuto – ” questo paga da due anni dal ’91, ’92 e continua a pagare fino ad oggi. Puntualmente”
 
Sostituto Patanè – ” come è stato convinto a pagare?”
 
Scuto – “convinto? No, è stato lui stesso volontariamente tramite il comandante dei Vigili, voleva protezione prima che gli succedeva qualcosa, sapeva che ad Acicatena c’era il giro dell’estorsione”
 
A seguito delle dichiarazioni del collaborante Scuto, l’ingegnere Andrea Vecchio, attualmente parlamentare e componente della Commissione Nazionale antimafia, fu convocato dalla squadra Mobile e lì in un primo tempo negò tutto, ma desistette allorquando il 12 gennaio 1995, presso il Commissariato di Acireale ammise di essere stato estorto.

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