Cronache “asociali” catanesi: Gammazita, un pozzo…senza fondo?


Pubblicato il 26 Dicembre 2015

di iena esentasse

Anche a Santo Stefano il buon Matteo iannitti non ci risparmia i suoi predicozzi da pastore laico e ci invita stavolta a partecipare alla cena di autofinanziamento di Gammazita.

Scrive Iannitti con quel tono un po’ casual: “Sentite, facciamo così, vediamoci da Gammazita. Sai quella presentazione, quel concertino, perché non proponiamo di farlo a Gammazita. Ma per il corteo, ci starebbe pazzesca la samba. Domenica si va in piazza Federico di Svevia, c’è l’iniziativa di Gammazita. Queste frasi sono diventate sempre più frequenti negli ultimi mesi e Catania non è cambiata radicalmente, nessuno dei suoi problemi è stato risolto, ma una fiammella di speranza si è accesa. Dal 12 novembre Gammazita è chiuso e per riaprire ha bisogno del sostegno di tutte e tutti. Sì, proprio l’associazione che come prima battaglia ha fatto quella per l’apertura del pozzo di Gammazita ora merita una battaglia perché possa riaprire la sua sede. Catania città aperta! …non c’è altro da gridare.”

Non c’è nulla da gridare, sostiene Iannitti. E’ vero ma c’è invece molto da capire. C’è da capire, intanto, perché mai Gammazita abbia bisogno di una cena di autofinanziamento. Con la sua attività “commerciale”, la vendita di alcolici e in certe occasioni anche di alimenti (a prezzi per nulla popolari), produce utili. E tutti esentasse, essendo formalmente un’associazione culturale. A proposito, ottima la bevanda allo zenzero.

C’è da capire, ancora, come sono state utilizzate le entrate realizzate in occasione di Ursino Buskers. Si parla di qualche decina di migliaia di euro, anche questi esentasse.

Domande, solo domande. E una risposta sarebbe doverosa nei confronti dei tanti che a vario titolo hanno finanziato Gammazita. Ci vuole molto a rendere pubbliche le entrate e le uscite e a quali scopi sono state destinate? Non sarebbe il caso, per un’associazione culturale che dispone anche di una piazza pubblica, dare conto di come vengono utilizzate le risorse che – anche – da questa condizione di vantaggio derivano? No Iannitti, non c’è molto da gridare.

C’è solo da essere trasparenti come una casa di vetro.La stessa trasparenza che predichiamo per gli altri. Aspettiamo risposte.


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