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Cronache tragicomiche catanesi, “caso Di Bella-Comune”: uno spettacolo disgustoso, in attesa della prossima inaugurazione della “Zaurdo Car”?
Pubblicato il 18 Ottobre 2015
di iena senza cattedra
Proprio mentre il severo censore altrui Licandro ingarbuglia la sua posizione con interviste balbettanti, la foto diffusa nel suo profilo Fb dallo stesso Mimmo Di Bella (a quanto pare sconosciuto a Bianco, Licandro e forse anche alla signora Succi…!) di signorine in bella mostra pesantemente truccate e svestite, tipo Er Piotta, fanno venire a mente alcune domande sullo squallore dell’offerta culturale di un assessorato gestito da un forbito latinista e di un ex ministro dell’interno.
E che c’era bisogno di tanto sesquipedale lignaggio(Gianni Vasta e Santo Castilgione non sarebbero arrivati così in basso) per trasformare in evento cittadino la volgare mercificazione del corpo di ragazzine aspiranti veline?
Il sapere e la bellezza condivise dell’assessore comunista sono, cioè, l’esposizione rozza di minnuzze colorate, a braccetto nella strada degli “artisti” (ah, ah, ah) assieme al prestanome di una discoteca da sempre “chiacchierata”?
E che dire di questo greve glamour in cui svettano cattivo gusto e sorrisoni, mentre una città affonda nell’indifferenza e nell’insicurezza della diffusa illegalità, affogata in un miliardo di debiti? A loro tutto questo non interessa, si sentono immuni dai giudizi: semplicemente il Giudizio sono loro. Almeno così fino a ieri hanno creduto, fino alla prossima inaugurazione della “Zaurdo Car”.



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