Cub Trasporti: sciopero all’Amts


Pubblicato il 09 Maggio 2025

C.U.B. TRASPORTI DI CATANIA

Confederazione Unitaria di Base

COMUNICATO STAMPA

Continua la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’AMTS, azienda del Trasporto Pubblico Locale che si occupa della gestione della rete di autobus urbani della città di Catania nonché dei servizi di bike e car sharing e della sosta tariffata.

I lavoratori stanchi degli ammanchi nelle paghe, delle mancate risposte alle richieste di numerosi operatori e collettive delle organizzazioni sindacali, logorati da una turnazione pesante ed in violazione delle regole stabilite nei contratti di categoria che si sono negli anni succeduti, proseguono la lotta per evitare la deriva verso cui sta andando l’azienda, per il rispetto dei loro diritti e della loro dignità, per il riconoscimento della loro professionalità; insomma idee forza che possono far ritrovare l’unità dei lavoratori oggi più che mai necessaria.

Volendo fare un’“analisi di scenario” appare evidente che un’azienda in evidente difficoltà per conclamato sottorganico come l’AMTS “versa” già da parecchi mesi, avrebbe dovuto intanto rendere nota la propria condizione e poi avviare l’iter di un nuovo reclutamento di operatori d’esercizio.

AMTS, anziché assumere, ha deciso di sovraccaricare di lavoro i conducenti, “spacciando” un accordo di secondo livello, raggiunto solo con alcune organizzazioni sindacali, come la “panacea di tutti i mali” mentre, invece, tradisce ogni aspettativa dei lavoratori che lo hanno bocciato nel referendum.

E come non ricordare che i leader di due organizzazioni sindacali firmatarie del predetto accordo, pur in presenza dell’inequivocabile pronunciamento dei lavoratori, dichiaravano per iscritto all’azienda di volerlo sottoscrivere comunque in dispregio di ogni principio di democrazia.

Se si considerano poi anche le dichiarazioni di autorevoli esponenti dell’Amministrazione Comunale che vorrebbero aggiungere alle attuali ulteriori linee e destinazioni con i paesi confinanti, in una situazione in cui andrebbe forse rimodulato il contratto di servizio nelle more di nuove assunzioni, il quadro di riferimento si fa ancora più inquietante.

A questo punto è opportuno ricordare che circa due anni fa, a causa di una improvvisa carenza di vetture, il Contratto di servizio tra Comune di Catania, Regione Sicilia e Amts veniva rimodulato sulla base del rapporto vetture effettivamente disponibili-chilometri da fornire, abbassando in maniera consistente la programmazione dei servizi prevista originariamente.

Successivamente, una volta recuperate le vetture, per recuperare i chilometri non percorsi, venivano estesi i turni di servizio dei conducenti fino a 8 ore e 20 minuti, previsti come orario di picco dalla normativa, ma con la facoltà per tutti i conducenti di una smonta a 7 ore e 15 minuti.

Adesso che è venuto meno l’altro fattore produttivo e cioè il fabbisogno dei conducenti necessari a svolgere il servizio, Amts anziché procedere ad un’altra rimodulazione del predetto Contratto di servizio impone turni di lavoro massacranti, anche superiori alle 8 ore e 20 previste dal contratto nazionale.

Insomma: due pesi e due misure.

Oggi un conducente, a fronte di una giornata lavorativa di 6 ore e 30 minuti, non deve più sopportare una flessibilità sino a 7 ore e 15, ma deve subire l’estensione della sua giornata lavorativa a 8 ore e 40 minuti in una condizione, peraltro, aggravata da tempi di percorrenza impraticabili che ricadono sull’utenza in attesa alle fermate, disparità di trattamento, mancata concessione delle licenze, mancato rispetto dei benefici di legge come nel caso della L. 104, ed altro ancora.

E invece dovrebbero esserci turni che non eccedano l’ora di straordinario o comunque smonta dal servizio a 7 ore e 15 minuti come già avvenuto in passato, mantenimento del turno di riserva senza sostituzione con turni di diversa durata e inizio o fine servizio, adeguamento orari di marcia al traffico reale applicando a tutte le linee il rapporto km/minuti della linea Alibus, ripristino e adeguamento dell’indennità di presenza domenicale per gli Operatori di Esercizio, aumento del welfare aziendale e anche il superamento delle disparità di trattamento.

Per quanto precede e considerato che l’azienda “fa orecchie da mercante”, nelle scorse settimane abbiamo indetto per il prossimo 9 maggio lo sciopero di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori dell’AMTS di Catania e alla luce del crescente disagio per la grave situazione che perdura in azienda anche lo stato di agitazione con sciopero dello straordinario dal 2 al 31 maggio p.v.

Lo stato di agitazione con sciopero dello straordinario è uno strumento di lotta “a costo zero”, anch’esso previsto dalla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (L. 146/90), che se esercitato da molti può dare risultati assai significativi.

L’adesione alla protesta consiste nell’astensione alle prestazioni straordinarie e cioè eccedenti le sei ore e trenta (6,30) previste dagli accordi in vigore.

Di conseguenza l’azienda dovrà organizzarsi in modo da garantire al personale scioperante il rispetto dell’orario di servizio ordinario.

Qualora dovessero verificarsi atti lesivi del diritto di sciopero saranno avviate le più opportune iniziative sindacali e legali.

Queste le motivazioni:

  • relazioni industriali;
  • trasparenza;
  • mancato coinvolgimento dei lavoratori nelle scelte aziendali:
  • turnazione e flessibilità;
  • errori in busta paga;
  • pagamento di eventuali straordinari nel mese;
  • accordo di secondo livello premiale per i lavoratori;
  • buoni pasto.

Nella giornata dello sciopero di 24 ore, il prossimo 9 maggio, si terrà un Sit-insotto la Prefettura

(angolo via Etnea-via Prefettura) dalleore11,00alleore13,00.


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