Cuffaro: “Programma Regionale FSE+ grande opportunità per i giovani. Sono loro la nostra speranza


Pubblicato il 29 Ottobre 2022

“Secondo l’ultima rilevazione Eurostat, in Sicilia, il tasso di
disoccupazione giovanile (età compresa tra i 14 e i 29 anni) al 31
dicembre 2021 si è attestato al 40%, a fronte di una media nazionale del
26,8 per cento e di una media europea del 13 per cento.
Si tratta, purtroppo, di un dato che colloca la nostra Regione al primo
posto tra quelle italiane e tra le prime regioni europee, per tasso di
disoccupazione giovanile. Col perdurare delle condizioni di estrema
fragilità del tessuto socio-economico assistiamo ad un inarrestabile
processo di desertificazione giovanile della Sicilia. Non una mobilità
su base volontaria in funzione di una crescita di vita ma spinta dalla
necessità di trovare un lavoro per vivere, con scarse possibilità di
ritorno nel luogo di origine. Il nostro territorio disperde, così, la
sua risorsa più pregiata”. Lo dichiara Totò Cuffaro, commissario
regionale della Dc.

“I giovani sono la speranza del domani! Non si può costruire il futuro
senza giovani, senza di loro non ci sarà proprio il futuro! Le
Istituzioni hanno il dovere morale prima che politico di favorire le
condizioni necessarie ad invertire la direzione di marcia.
In questo senso – prosegue – il nuovo Programma Regionale FSE+ Sicilia
2021/2027, approvato da parte dalle Commissione Europea nell’agosto
scorso, con la sua dotazione finanziaria di 1,5 miliardi, rappresenta
una straordinaria opportunità da utilizzare al meglio per la piena
realizzazione delle politiche sociali, giovanili e del lavoro di cui la
nostra regione necessita”

“Sono certo che il Governo e l’amministrazione regionale, sotto la guida
del Presidente Schifani sapranno mettere in campo il massimo impegno
affinché una trasparente ed efficiente gestione del Programma Regionale
FSE+, attraverso le sue azioni a sostegno dei giovani e del disagio
sociale, possa facilitare l’accesso al mondo del lavoro e contrastare la
piaga del precariato così come gli esodi per necessità. Bisogna lavorare
per promuovere e coltivare la speranza dei nostri giovani, sostenendoli
nel guardare alla loro vita come ad una promessa e non come una
fregatura. Una promessa di futuro che radica la sua certezza in una
esperienza da favorire e sostenere nel presente. E’ la prospettiva che
in qualche modo mi anima nel tentativo di coinvolgere attivamente tanti
giovani nel percorso politico della nuova ‘Democrazia Cristiana’,
fornendo loro un luogo di  espressione, di confronto e di impegno per il
bene comune”.


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