Nella sola provincia di Catania novemila nuclei familiari hanno saputo tramite un sms che sarebbero ripiombati nella povertà assoluta, abbandonati dal governo perché, secondo loro, facilmente occupabili.
Secondo Giorgia Meloni e il suo governo, sarà semplice, ad esempio, che una madre single di un paesino del Meridione trovi lavoro, senza formazione specifica, senza centri per l’impiego funzionanti, senza servizi sociali comunali, e con un tessuto imprenditoriale abituato a proporre lavoretti in nero e sottopagati.
A dicembre sarà sottratto il Reddito anche a chi ha figli minori a carico, a chi mantiene familiari disabili o fragili.
Ad oggi non si vede per nessuno di loro nessuna reale prospettiva, se non l’emarginazione e l’elemosina.
Se a Napoli iniziano le proteste organizzate, a Terrasini si rischia la tragedia con un disoccupato che cosparge di benzina l’ufficio del sindaco, e le prefetture vengono avvisate di rimanere attente alla bomba sociale pronta ad esplodere in qualsiasi momento.
Nel percorso intrapreso insieme ai percettori dal 2 dicembre scorso, Disoccupazione Zero, indìce una conferenza stampa seguita da un’assemblea pubblica per parlare di questa immediata tragedia dell’eliminazione del Reddito di Cittadinanza e per proporre ed organizzare nuove forme di protesta.
Appuntamento venerdì 4 agosto alle 19.00, presso la sede dell’USB di Catania, in Via Caltanissetta 3.
Evento fb: https://www.facebook.com/events/1648179319014375?ref=newsfeed
Disoccupazione Zero.
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