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Giudiziaria, “abbreviato” contro Raffaele Lombardo: una grande…nulla di fatto!
Pubblicato il 28 Novembre 2012
Udienza di pochi minuti stamane a Palazzo di Giustizia di Catania: i testi della Difesa restano…muti. Nel frattempo, la grande stampa -un tempo “indignata”- non c’è più: forse perchè Lombardo non è più presidente?di iena giudiziaria marco benanti
E‘ durata molto poco l’udienza di stamane, davanti al Gup Marina Rizza, per l’ “abbreviato” -arrivato dopo l’imputazione coatta in “Iblis”- contro Raffaele Lombardo, già presidente della regione siciliana. I due testi chiamati dalla Difesa, l’imprenditore Mariano Incarbone e il geologo Giovanni Barbagallo si sono avvalsi, infatti, della facoltà di non rispondere. Una legittima facoltà prevista per chi è imputato di reato connesso, nel caso in specie. Se ne riparlerà l’11 dicembre, alle 15, nell’aula “Famà” di Palazzo di Giustizia, quando saranno chiamati l’imprenditore Vincenzo Basilotta e il neocollaboratore di giustizia Giuseppe Mirabile.
Al termine dell’udienza (per la Procura erano in aula i Pm Gennaro, Santonocito e Fanara), Lombardo, che era accompagnato dai suoi legali, il prof. Guido Ziccone e l’avv. Alessandro Benedetti (nella foto), si è intrattenuto con i cronisti, parlando anche di attualità politica. Non ha detto nulla di rilevante. Frasi scontate. Abbiamo provato pure a chiedergli la sua opinione sulla vicenda Sac-Fontanarossa ma l’ex presidente non si è sbottonato più di tanto.
C’è, semmai, da rilevare che la grande stampa italiana e quella “della legalità all’italiana”, un tempo fortemente presa da questo procedimento, probabilmente per nobili intenti morali, non si vede più a Palazzo di Giustizia. E tutto sembrerebbe in coincidenza con la fine dell’esperienza di governo di Lombardo. Coincidenze, forse. Per un attimo ci eravamo forse scordati che siamo in Italia, il paese dei guelfi e dei ghibellini?



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