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Giustizia: oltre 300 lavoratori al presidio indetto da FP CGIL, UILPA e USB. I precari chiedono stabilità
Pubblicato il 01 Luglio 2025
Fp Cgil Catania
Mattinata di forte partecipazione oggi in Piazza Giovanni Verga a Catania, dove oltre 300 lavoratori della giustizia – in larghissima parte proprio il personale precario – hanno preso parte all’assemblea pubblica e al presidio organizzato da FP CGIL, insieme a UILPA e USB. Una mobilitazione che ha portato in piazza la voce di chi garantisce ogni giorno l’efficienza degli uffici giudiziari, ma resta escluso da ogni prospettiva di stabilizzazione.
Al centro della protesta il futuro occupazionale di circa 300 lavoratori precari della giustizia nella provincia di Catania, molti dei quali assunti con contratti legati ai fondi del PNRR. Una presenza fondamentale per il funzionamento quotidiano degli uffici giudiziari, che però rischia di essere spazzata via con la scadenza dei contratti fissata al 30 giugno 2026.
I dati confermano un’emergenza strutturale: a fronte di un fabbisogno nazionale di circa 35.000 unità, attualmente il personale in servizio – compresi i precari – è fermo a 22.000. Eppure, il Ministero della Giustizia continua a bandire nuovi concorsi, senza mettere mano con serietà al tema della stabilizzazione del personale già in servizio, già formato, già essenziale.
I lavoratori PNRR non sono figure marginali: redigono bozze di frasi, contribuiscono all’abbattimento dell’arretrato, digitalizzano i procedimenti, accelerano la macchina giudiziaria. In una parola: rendere possibile l’attuazione della riforma della giustizia. Lasciarli precari significa mettere a rischio la stessa credibilità degli obiettivi fissati dal PNRR.



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