Giustizia sotto il vulcano senza pudore. Processo scandalo servizi sociali: appena cominciato è già prescritto!


Pubblicato il 29 Gennaio 2013

Ultime “grida” dal Palazzo di giustizia di Catania: nove mesi per la nuova udienza. E, intanto, il comune è orientato a costituirsi parte civile contro il sindaco Stancanelli!

di iena giudiziaria Marco Benanti

Dello scandalo dei servizi sociali del comune di Catania si riparlerà in tribunale il 22 ottobre: la notizia arriva al termine della prima udienza davanti, stamane, davanti ai giudici della terza sezione penale del Tribunale di Catania (Presidente Rosalba Recupido, a latere Bacianini e Rapisarda). Stamattina, per un difetto di notifica, c’è stato un primo rinvio, poi alle 11,30 il Tribunale ha dato alcune disposizioni: il 31 marzo è termine per le Difese in tema di periti per la trascrizione delle intercettazioni. Non solo ma sarà cosa “gradita” avanzare le eccezioni da parte degli avvocati in tempi celeri, senza arrivare all’ultimo minuto della prossima udienza. Poi, è stata resa nota la data della prossima udienza: il 22 ottobre. La mole di lavoro è tanta per una sezione dove di recente c’è stato anche il decesso di un magistrato. Insomma, la vergognosa gestione dei fondi per la povera gente rischia di finire in una “colossale” prescrizione. Oltre il danno anche la beffa: bella giustizia!

Nota di cronaca: nessun rappresentante della società civile o affini presente. L’ “indignazione” è già finita evidentemente.

Ricapitoliamo alcuni dati: 128 testi indicati dalla Pubblica Accusa rappresentata dal Pm Lucio Setola (più gli investigatori dei Nas che hanno fatto le indagini), 32 imputati (oggi in aula ne abbiamo visto uno solo, Carmelo Reale), numerose ipotesi di reato per dirigenti, funzionari, ex assessori comunali e altri. Fra gli imputati anche il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, che deve rispondere dell’ipotesi di reato di abuso d’ufficio risalente a quando era assessore regionale alle politiche sociali e alla famiglia del governo Cuffaro. Oggi, a margine dell’udienza, è emersa la volontà del comune di costituirsi parte civile.

Il rinvio a giudizio di questo procedimento fu deciso, nel luglio dell’anno scorso, dal Gup Luigi Barone: fra gli imputati, c’è anche il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, accusato di abuso d’ufficio, per condotte risalenti a quando svolgeva le funzioni di assessore alle politiche sociali e alla famiglia del governo regionale di Totò Cuffaro. Il provvedimento del Gup Barone arrivò dopo che la Procura della Repubblica aveva chiesto l’archiviazione, poi respinta dal Gip Giuliana Sammartino che al contrario aveva ordinato l’imputazione coatta.


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