“Iblis”, il teste Rosario Puglia: “Alle elezioni provinciali del 2003 uno dei protagonisti di ‘Iblis’ sosteneva Raffaele Lombardo….”


Pubblicato il 05 Luglio 2012

“Colpo di scena” stamane in uno dei tronconi dell’inchiesta su mafia-politica e imprenditoria…

di Iena Giudiziaria, Marco Benanti

Giovanni D’Urso, imprenditore arrestato nell’operazione “Iblis”, coinvolto nell’affare del centro commerciale la “Tenutella”, cui ci sarebbe dietro –secondo l’Accusa- la famiglia mafiosa Ercolano, avrebbe fatto la campagna elettorale, in occasione delle elezioni provinciali del 2003, per Raffaele Lombardo: lo ha riferito, stamane, nel corso di uno dei “tronconi” di “Iblis”, l’imprenditore vitivinicolo Rosario Puglia (nella foto), che con le sue innumerevoli denunce contro il racket delle estorsioni e dell’usura è da anni al centro di una terribile vicenda.

Stamane, rispondendo alle domande del pubblico ministero Antonino Fanara, Puglia ha ricordato che D’Urso si sarebbe prodigato per la campagna elettorale delle provinciali del 2003, sostenendo Lombardo: gli avrebbe portato anche dei volantini elettorali. Per la cronaca Lombardo fu eletto con una maggioranza ampia di voti.

Rosario Puglia ha anche parlato della “Tenutella”, ricordando, fra l’altro, che una volta vide, nell’area del costruendo centro commerciale, al tavolo di una “mangiata”, vari personaggi, fra cui Fausto Fagone, arrestato anche lui in “Iblis” e già deputato regionale. Sulla figura di D’Urso, Rosario Puglia ha ricordato che l’uomo aveva un ruolo centrale nella società della “Tenutella”, che aveva sede nella centrale via Etnea, a Catania. D’Urso gli avrebbe fatto anche dei prestiti. Una vicenda che è poi sfociata in altre denunce sempre fatte da Puglia, che hanno portato ad un’altra misura cautelare nei confronti di D’Urso.

Rosario Puglia, malgrado tanto impegno e numerose minacce alla sua vita e attentati all’azienda che conduce a Linguaglossa, non ha nemmeno una tutela da parte dello Stato e la sua azienda rischia la chiusura, con la perdita anche di posti di lavoro. Mentre ci sono politici, anche indagati per gavi ipotesi di reato, che girano scortati pur potendo stare tranquilli che non li toccherà nessuno, viste le loro amicizie…


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