Deceduto un lavoratore vittima dell’ennesimo incidente nei cantieri: una scia di sangue che dura da anni….Basta parole: dallo Stato alla Regione, dall’ispettorato al sindacato tutti facciano la loro parte.Di Iena Operaia
E’ morto un operaio, una vita spezzata, come accade da tanti, troppi anni anche sotto l’Etna: il lavoratore era caduto da un ponteggio di un’azienda nella zona industriale di Catania. L’uomo è deceduto in ospedale dove si trovava ricoverato.
L’operaio, 42 anni, era specializzato nel posizionamento di strutture fotovoltaiche ed era rimasto gravemente ferito dopo essere precipitato da un altezza di otto metri. Sull’episodio indagano i carabinieri e secondo i rilievi compiuti dagli investigatori, al momento dell’incidente, l’uomo indossava tutte le protezioni previste.
Sulla tragedia è intervenuto il segretario generale della Cgil di Catania, Angelo Villari: “abbiamo seguito ora dopo ora, sin dal momento dell’ incidente, le sorti del lavoratore deceduto nelle scorse ore. Le nostre parole, le nostre denunce, ci sembrano sempre più inadeguate rispetto alla triste e cruda realtà delle morti sul lavoro. Non smetteremo mai di lottare affinché nessuno abbia più da piangere un padre, un fratello, un marito, colpevole solo di aver lavorato per guadagnarsi onestamente da vivere.”
Ma, diciamo noi, il tempo delle parole è finito: ci attendiamo che tutti facciano finalmente la loro parte. Perchè di lavoro non si deve morire.
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