Lavoratori Consorzi di bonifica. Protesta anche a Catania. “Stipendi in ritardo anche di quattro mesi. Il prefetto intervenga”


Pubblicato il 28 Giugno 2022

I rappresentanti sindacali di Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uila sono stati ricevuti in Prefettura a seguito del sit in organizzato stamattina in via Etnea a Catania, in concomitanza della mobilitazione dei lavoratori dei consorzi di bonifica convocata in tutta la Sicilia. La protesta è stata organizzata da Flai Cgil, Fai Cisl e Filbi Uila regionali che denunciano i gravi ritardi, fino a 4 mesi, che si registrano nell’erogazione degli stipendi. Presenti i segretari generali delle tre sigle catanesi: Pino Mandrà, Alfio Turrisi e Francesco Incarbone.

I sindacati hanno espresso la “preoccupazione inerente i problemi di ordine pubblico quali conseguenze del blocco dei decreti di finanziamento della prima semestralità, del blocco del turnover regolato dall’ art. 60 l.r. 9/2021, della mancanza di erogazione dei servizi di irrigazione e in ultimo della messa in sicurezza del territorio da incendi e siccità che incombono sulla stagione irrigatoria in corso”.

 Le stesse problematiche elencate dai rappresentanti dei lavoratori sono già state comunicate ufficialmente dalla Protezione Civile. 

Gli operatori del Consorzio di Bonifica di Catania e Caltagirone sono in difficoltà, così come i lavoratori di tutti gli Enti di Bonifica della Sicilia da cui dipende la sopravvivenza del comparto agro-industriale che mette a rischio l’occupazione di oltre 500 mila addetti. 

“Oggi alla Prefettura di Catania abbiamo  chiesto di intercedere presso il Governo Regionale e presso il Ministero dell’ Agricoltura,  – hanno aggiunto  i responsabili di Flai, Fai e Filbi provinciali –  per far sì che i problemi del comparto della bonifica siano affrontati nella sua più ampia accezione, risolvendo nel breve termine la problematica dei trasferimenti finanziari dalla Regione verso i Consorzi di Bonifica e la riattivazione immediata del turnover per la stabilizzazione dei precari senza i quali è impossibile soddisfare le istanze degli agricoltori”.

L’incontro si è concluso con l’impegno da parte del Prefetto di avviare una interlocuzione con il Governo regionale, mentre i sindacati si sono impegnati a sospendere temporaneamente la protesta, ma hanno sottolineato che “in assenza di concrete rispsoste, saranno avviate azioni sindacali ben più incisive di quelle attuate, non ultimo la mobilitazione di tutti i lavoratori del comparto con eventuale proclamazione dello sciopero generale”.


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