“Manette” agli avvocati: la riforma Monti “contestata” anche a Catania


Pubblicato il 23 Febbraio 2012

Sciopero di due giorni contro la “liberalizzazione selvaggia”. E i “giovani” Aiga….Di Iena Benanti

Per un giorno si sono anche ammanettati, ma solo simbolicamente per protestare contro la riforma del governo Monti. Stamane, durante un incontro, nella sala della biblioteca dell’ordine, degli avvocati catanesi, alla presenza del presidente dell’ordine Maurizio Magnano di San Lio, del segretario Diego Geraci e del tesoriere Antony Ciavola, Elena e Claudia Cassella (nella foto), presidente e tesoriere dell’Aiga di Catania, associazione italiana giovani avvocati, si sono presentate con tanto di manette.

Per quale ragione? “Perché –hanno spiegato- con la riforma di questo governo e il previsto ingresso delle società di capitali negli studi professionali rischia di finire la libertà e l’autonomia che caratterizzano la figura dell’avvocato”. Quindi, niente capitali e impresa, niente “commercializzazione” della professione. Meglio la tradizionale figura del “mastro”, la pratica negli studi e nei tribunali. Sul campo- hanno spiegato le rappresentanti dell’Aiga. Magari anche con qualche “apertura” di “fette di mercato legale”, ricorrendo a qualche modifica legislativa magari riguardo alle competenze notarili in tema di compravendita –si è precisato successivamente a colloquio con il cronista.

Ma in generale, è stata una giornata di protesta a Palazzo di Giustizia, in linea con quanto avvenuto nel resto d’Italia per la protesta, oggi e domani, decisa dall’organizzazione unitaria dell’avvocatura. Gli avvocati che hanno partecipato hanno “occupato” simbolicamente il Palazzo: poi l’incontro pubblico. Ed è stato un tourbillon di critiche alla riforma montiana, alla “liberalizzazione selvaggia” che cambierebbe il volto della professione, intervenendo su formazione, tariffe, ingresso di capitali. Una “bocciatura” su tutto il fronte, quindi, dagli avvocati intervenuti, su più aspetti : da Fabio Florio, del consiglio nazionale forense, da Mario Grasso Savio dell’Afla, associazione forense liberi avvocati (per il quale, fra l’altro, “i parlamentari avvocati se ne fottono dei nostri problemi”), da Salvo Trombetta per la Camera Penale, da Maurizio Benincasa per la Camera Minorile, da Giuseppe Zangara per la camera civile e da Angela Chimento per l’osservatorio per il diritto di famiglia.

Di certo, gli avvocati dicono di non volere “la polverosa legge degli anni trenta” che regola la professione –come ricordato dal presidente dell’ordine di Catania Maurizio Magnano di San Lio, ma di certo non questa “liberalizzazione”, definita anche “legge disarmonica” e che colpirebbe anche i diritti dei cittadini, come in tema di aumento del contributo unificato. Gli avvocati sono –a parole- per una professione modernizzata, libera, qualificata e al servizio del cittadino. Ma allora, ci chiediamo noi: quello che accade ogni giorno nelle aule di giustizia, con le mille ingiustizie che si vedono, è colpa del governo? O solo dei magistrati? Oppure esiste un problema generale dell’amministrazione della giustizia in Italia, avvocatura inclusa? E gli avvocati che operano nei consigli d’amministrazione o negli organismi di direzione o simili di società ed enti che fanno? Profitto o libera professione? E ancora: a quando lo sciopero dei tanti “giovani” sfruttati negli studi professionali (per la verità non solo quelli legali, come nel caso dei giornalisti)? Altro che “liberalizzazione”: di “selvaggio” c’è lo sfruttamento e da decenni.


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]