CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Meno 1,2 milioni di euro nella legge di bilancio alla metropolitana di Catania. Per CGIL e FILT “una condanna per l’intero territorio”. Chiesti chiarimenti al sindaco Trantino
Pubblicato il 28 Novembre 2023
Se il Governo Meloni sottrarrà 1,2 milioni di euro alla metropolitana di Catania nel triennio 2024/2026, condannerà a morte il trasporto pubblico che lega la città ai suoi comuni. E condannerà l’intero territorio a stagnare nell’arretratezza per altri decenni, come se i ritardi del passato non pesassero già adesso sull’economia di tutto il sud-est.
La Cgil e la Filt CGIL di Catania (il sindacato dei trasporti), commentano così la notizia diffusa dal Pd e rilanciata dalla stampa locale, secondo la quale nella legge di bilancio vengono assegnati 70 milioni di euro, in tre anni, per la cura ed il prolungamento delle linee metropolitane milanesi, mentre viene ignorato il trasporto pubblico locale dell’Isola.
Il segretario generale della Cgil, Carmelo De Caudo, e il segretario della Filt Cgil, Edoardo Pagliaro, chiedono “un chiarimento al sindaco della Città Metropolitana, Enrico Trantino” e si domandano se “quest’amministrazione comunale di centro destra sia consapevole del danno che il Governo Meloni, di identico segno politico, stia provocando a città del sud come Catania. Abbiamo già assistito con sgomento e preoccupazione alla sottrazione di oltre 300 milioni di euro a fondi già decretati per la città ma che adesso saranno andranno a valere su piani diversi. Se questa notizia della sottrazione dei soldi per la metro si rivelasse vera, come purtroppo temiamo, avremmo la conferma che questa città sia stata abbandonata al proprio destino di povertà”.
Infine, De Caudo e Pagliaro chiedono alla governance di FCE “di trovare qualunque soluzione possibile che eviti questo incredibile scippo al nostro futuro e a quello dei nostri figli”.



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