No Muos: imbavagliati contro il “bavaglio” di Stato


Pubblicato il 08 Ottobre 2012

Protesta degli attivisti del “Comitato Terra Nostra”: cronaca di una “passeggiata futurista” dal sapore un po’ amaro…

Di Fernando M. Adonia

Mentre sabato pomeriggio a Niscemi 5000 manifestanti hanno affollato pacificamente le vie del centro cittadino per dire no al Muos, gli attivisti del “Comitato Terra Nostra” (nella foto) si sono dati appuntamento davanti alla Prefettura di Caltanissetta per protestare contro la “diffida” imposta dalla Questura di partecipare ai due cortei promossi dal “Comitato regionale No Muos”.

Si sono imbagliati gli attivisti di Terra Nostra. Quella andata in scena lungo le vie del capoluogo nisseno è stata una protesta choc. Per utilizzare un definizione di strettissima attualità, si è trattato di una “passeggiata futurista” dal sapore un po’ amaro. A precederli uno striscione con su scritto: “ferma il Muos difendi la tua Terra”. Nei volantini distribuiti c’era scritto inoltre: “Ci hanno imbavagliato. E pure a te!” per ribadire che un provvedimento, come quello emesso dalla Questura di Caltanissetta, è un atto liberticida che danneggia la protesta e tutti i liberi cittadini”.

“Dovevamo essere a Niscemi, – dichiarano i membri del Comitato Terra Nostra- ma un divieto a firma del Questore di Caltanissetta ce lo ha impedito. Ci hanno imbavagliato inventandosi che stavamo organizzando un corteo differente a quello organizzato dal Comitato No Muos in cui abbiamo convintamente aderito. Con questo giochetto dei liberi cittadini della Repubblica democratica italiana sono stati privati della propria libertà e dei diritti costituzionali. Ma non potevamo restare in silenzio”.”Ecco perché siamo andati a Caltanissetta: per mettere a conoscenza della società civile l’atto che è stato firmato dal Questore del luogo e della pericolosità del Muos. Se pur da lontano -concludono- abbiamo dato il nostro contributo a questa lotta che è e deve essere di tutti i siciliani senza cappelli politici”.Si leva intanto la protesta dai vertici nazionale della Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl, che annunciano già due interrogazioni parlamentari per chiarire la dinamica del provvedimento a firma del questore nisseno Filippo Nicastro.

“Il divieto di partecipare alla manifestazione NO MUOS, è inaccettabile ed è una palese violazione del diritto di manifestazione costituzionalmente tutelato – lo ha dichiarato Alberto Spampinato, presidente della Direzione Nazionale di Giovane Italia – . Inoltreè frutto di una macchinosa mistificazione della realtà dei fatti. Le cose sono due – continua Spampinato-, o il Questore cerca di arginare la protesta impedendo la partecipazione al corteo o, peggio, le forze dell’ordine sono state allertate da alcuni promotori che vogliono caratterizzare politicamente la protesta contro il MUOS e che s sono rivolti alla Questura per impedire che il Comitato Terra Nostra fosse presente. E, quindi il Questore sarebbe caduto nella trappola tesa da chi vuol frammentare il fronte della protesta popolare e avallando, implicitamente, la presenza di figli e figliastri della libertà di partecipazione e di manifestazione”.

“La diffida notificata è inaccettabile nel metodo e nel merito– conclude Spampinato- e per chiarire le eventuali responsabilità o violazioni delle principali libertà poste a fondamento della Costituzione Repubblicana faremo presentare interrogazioni parlamentari al Ministro degli Interni, alla Camera dei Deputati e in Senato della Repubblica, per ribadire il sacrosanto diritto di tutti i cittadini e di tutte le realtà associative di manifestare liberamente contro un attentato alla salute dei cittadini e contro una violazione della nostra sovranità nazionale”.


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