CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Occupazione, Catania, “ricchi e poveri”: la Sigenco va avanti, i lavoratori indietro
Pubblicato il 08 Aprile 2013
Protesta degli operai impegnati nei cantieri della metropolitana. Ma la cassa integrazione serve ai lavoratori o all’impresa?
di iena operaia
Di recente, è arrivata –per l’impresa- una bella notizia: sblocco dei cantieri entro questo mese di aprile. Ufficialmente, sulle sorti dei lavoratori impegnati a Catania con l’impresa Sigenco nei lavori della nuova metropolitana c’erano novità positive: messa in pagamento diretto della cassa integrazione ordinaria (Cigo) scaduta, accordo per rinnovare la Cig. Questi i risultati dell’incontro tra le organizzazioni sindacali di Cgil e Cisl, delle federazioni di categoria Fillea e Filca, con la Prefettura e i vertici di Fce e Sigenco sui cantieri della metropolitana di Catania.Tutto risolto? Ma nemmeno per idea. I lavoratori attendono ancora lo stipendio di novembre “congelato” in sede di concordato preventivo. E non solo: ma peggio ancora attendono la cassa integrazione. Per questo protestano (nella foto). Una protesta sacrosanta. Peccato che per l’ennesima volta –di fronte ad un problema sociale che riguarda centinaia di persone e di famiglie- non si vedano i “nuovi rivoluzionari” dell’ “urlo facile” fare qualcosa. Magari un pirito.Invece, i lavoratori raccontano di promesse, di quelle sentite in Prefettura. Insomma, la voce dello Stato che tante volte fa “rima” con la voce del padrone. Attendiamo risposte anche noi e seguiremo la vicenda. Da soli, come sempre.



Lascia un commento