CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Politica ed elezioni: tremendo martedì per Catania, arrivano Monti e Di Pietro. Voglio la mamma!
Pubblicato il 17 Febbraio 2013
Si prospetta una giornata “di fuoco” per l’arrivo di due sciagure politiche in un colpo solo. E “Tonino il Burino” (nella foto) fa comizi dentro la Provincia? Complimenti!di iena miscredente marco benanti
Le sciagure non arrivano mai da sole. C’è sempre un bis. Come a Catania: martedì prossimo, 19 febbraio, è previsto l’arrivo di due “big all’italiana”, nientedimenoche Mario Monti (ore 10 al Teatro Sangiorgi) e Antonio Di Pietro (ore 10,30 nell’antisala consiliare della Provincia).
In particolare, Di Pietro parlerà -oh che novità- sul tema: “la nuova tangentopoli”. All’incontro -è scritto in un comunicato- con i giornalisti sarà presente anche Orazio Licandro, candidato nella lista “Rivoluzione civile-Ingroia” nella circoscrizione Sicilia 2 per le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Con loro anche i consiglieri provinciali del gruppo Rivoluzione civile, Antonio Tomarchio e Gino Porrovecchio. Dopo la conferenza stampa, Di Pietro e Licandro incontreranno i cittadini al mercato di piazza Carlo Alberto.
Niente male, il “bagno di popolo” al mercato: se lo avessero fatto a destra, li avrebbero tacciati di “populismo”. Ma da tempo la “sinistra” alla Licandro è alleata con l’ex commissario di polizia Di Pietro. E molti “compagni” ingoiano anche questo: e tutto per un posto in parlamento.
Ma a proposito: perchè organizzare un evento di partito alla Provincia? Si usano le istituzioni per occasioni di partito, di lista elettorale? A meno di una settimana dal voto… Che stile. Ma la legalità è legalità: a proposito chi porta le manette?



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