CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CATANIA SEBASTIANO ANASTASI
Pubblicato il 20 Luglio 2025
La notizia di Salvo, un ragazzo con disabilità investito a Catania e lasciato per strada con appena 20 euro in mano, ci colpisce come un pugno allo stomaco.
E deve fare riflettere. Tutti.
Non è semplicemente un fatto di cronaca. È una questione di coscienza. Della coscienza e della dignità di un’intera comunità.
Il grado di civiltà di una città, e di conseguenza anche della nostra, si misura anche da come protegge e accoglie i suoi cittadini più fragili: chi vive una condizione di disabilità, chi non ha una rete familiare solida, chi ogni giorno affronta una vita in salita.
Davanti a episodi come questo, dunque, il punto non è cercare subito un colpevole da additare ma chiederci verso cosa stiamo andando e quale cultura stiamo contribuendo a costruire per le generazioni future.
Non è retorica, ma responsabilità.
Perché se sappiamo indignarci, giustamente, per la spazzatura in strada, per il traffico impazzito, per la sosta selvaggia, allora dobbiamo indignarci anche, e di più, per chi abbandona un giovane disabile sull’asfalto, lasciandogli in mano qualche banconota, come tentativo di lavarsi la coscienza dopo averlo investito.
Perché in una città moderna, europea, mediterranea e civile non possono essere tollerati né accettati come normali fatti di questa gravità, così come ogni forma di violenza, anche solo verbale, deve essere respinta con assoluta fermezza. È questo il senso che mi spinge a condannare episodi come quello accaduto a Salvo e, nello stesso tempo, a esprimere la mia piena solidarietà e il mio sostegno al sindaco Trantino, recentemente oggetto di gravi e inaccettabili minacce.
E’ necessario un cambio di passo culturale. Umano, prima ancora che politico.



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