Rigenerazione urbana: una scommessa perduta dall’amministrazione Trantino


Pubblicato il 15 Giugno 2025

            Il fiume di denaro che affluisce in questi mesi nella città di Catania, prevalentemente dall’UE, dal PNRR e dai tanti programmi nazionali di rigenerazione urbana e di riqualificazione del territorio, rischiano di essere spesi malamente.

            L’organo di spesa è infatti l’amministrazione comunale, che ha il compito di individuare gli interventi ed approvare i progetti e che troppo spesso appare impreparata e affronta questa nuova fase in modo del tutto dilettantistico.

            Colpisce come l’amministrazione comunale non comprenda la nuova fase che sta attraversando la nostra città: il surriscaldamento globale infatti, ha  mutato totalmente la condizione dei catanesi e di fronte a questa situazione non servono le tradizionali logiche edilizie.

            Con l’aumento delle temperature, le città sono i punti più caldi e torridi in estate, mentre nel periodo invernale vengono colpite da immani eventi calamitosi, mai visti finora.

            L’amministrazione Trantino non sembra cogliere questa nuova situazione, tanto che vengono vieppiù riproposti vecchi e stantii progetti di rifacimento di are pubbliche, con spiccato uso di cemento, alla maniera degli anni ’80.

            In tal modo  gli ingenti finanziamenti per il rifacimento di piazze vengono sprecati e non potranno mai contribuire ad aumentare la qualità della vita.

            E’ il caso del verde realizzato nell’area dell’ex ospedale S. Marta.

            La riconversione a verde di quell’area, che sarebbe  importante per colmare il deficit di verde e, soprattutto di alberi, della nostra città,  ripercorre logiche antiquate e stantie: in un’area ampia 4.000 mq sono stati piantati solo 20 alberi, cioè 1 albero ogni 200 mq., mentre il resto è solo bianco cemento, che contribuirà all’aumento della temperatura della città nei mesi caldi, mentre causerà nuovi fiumi di acqua che si riverseranno sulla via Etnea, attraverso la discesa di via Sangiuliano.

            Viene così persa un’occasione, al contrario di tante altre città italiane ed europee, per realizzare una vera e propria area di foresta urbana, con un concentrazione di alberi capace di aumentare l’ombra e la produzione di ossigeno, ed al contempo di drenare l’acqua piovana nei periodi invernali.

            Un’occasione persa quindi: se ne accorgeranno presto gli abitanti di quell’area, quando 4.000 mq di bianco cemento renderà ancora più torrida l’estate, fallendo l’opportunità di creare un polmone di verde e di frescura e di aumentare il verde, che nella nostra città è ancora di m 2 per abitante, tra i più bassi d’Europa.

            Sinistra Italiana continuerà la battaglia per elevare la qualità della vita dei cittadini catanesi e per rendere più abitabile e vivibile Catania che, ancora oggi rimane una delle città più belle ed ammirate d’Italia.

Catania 14 giugno 2025

il segretario provinciale Giolì Vindigni il segretario cittadino Marcello Failla.


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