Secondo i dati del 2016 del Ministero Italiano del Lavoro circa 6110 Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) sono attualmente clandestini. Vulnerabili, vittime di sfruttamento, sono spesso di passaggio in viaggio verso altri paesi. Minori e neomaggiorenni che potremmo definire “invisibili”.
Negli ultimi anni il numero di “irreperibili” ha subito un’evidente crescita. Sono passati dai 1754 del 2012 ai 6561 a fine 2016. A questo numero va aggiunto quello dei MSNA che non vengono intercettati alla frontiera o nei luoghi di sbarco.
Si tratta di 5000/6000 minori invisibili che vivono in precarie condizioni igieniche, con difficoltà a procurarsi il cibo o il vestiario, che dormono in alloggi di fortuna e sono fortemente esposti al rischio di coinvolgimento in attività criminale o nello sfruttamento sessuale.
La Federazione SCS/CNOS Salesiani per il Sociale persegue e continua il fine che ispirò San Giovanni Bosco: prendersi cura dei giovani soprattutto dei più poveri.
Il fenomeno dei MSNA fuori da ogni percorso di accoglienza rappresenta oggi una vera e propria sfida educativa e per rispondere a questa emergenza nasce il progetto “M’interesso di te”, finanziato dalla Fondazione Intesa San Paolo, realizzato in tre sedi in Italia: Torino, Napoli, Catania.
Il progetto si pone l’obiettivo di arginare il fenomeno dell’esclusione sociale e dello sfruttamento minorile dei MSNA attraverso interventi di recupero e reinserimento.
Il progetto prevede una mappatura del territorio che consente di stabilire i primi contatti con i MSNA presenti e di definire le presenze (numeriche, etniche, ecc.). Gli educatori di strada stabiliscono i primi contatti e avviano la costruzione di una relazione di fiducia. A questa fase segue l’accoglienza diurna nella struttura a bassa soglia per rispondere ad alcuni bisogni in un ambiente accogliente e familiare.
Nella sede di Catania, all’interno della struttura a bassa soglia “NAJMA”, i MSNA avranno la possibilità di lavarsi, consumare qualcosa di caldo, riposare, partecipare ad attività ludico ricreative e di socializzazione.
Il centro di accoglienza a bassa soglia “Najma” svolge inoltre un lavoro di mediazione sociale con le istituzioni competenti ed offre percorsi di orientamento allo studio e al lavoro, con la realizzazione di borse studio e borse lavoro. Poiché molti dei MSNA agganciati risultano esposti a rischio di dipendenze, devianza, problemi di salute e rischiano di diventare vittime di sfruttamento è messo a loro disposizione un servizio di consulenza legale, in ambito sia penale che civile, e di supporto nel processo di regolarizzazione dei documenti.
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