Sicilia, Rosario Crocetta in esclusiva per ienesicule da Catania dove “incassa” l’appoggio di Rutelli e Bianco e attacca duramente Fava


Pubblicato il 27 Agosto 2012

Il candidato del Pd (nella foto stasera in via Etnea a Catania) non teme “colpi di scena” dalla direzione del 30 agosto. E critica la sinistra radicale, “la sinistra del 5%”. Mentre su Musumeci e l’alleanza di centrodestra che lo sostiene (almeno fino a poche ora fa) dichiara: “danzano i Gattopardi!

di iena politica, Marco Benanti

Torna a Catania, Rosario Crocetta: oggi pomeriggio, con ritardo rispetto all’orario previsto, il candidato del Pd è arrivato nella sede dei “Liberal Pd” di Enzo Bianco (che successivamente, durante l’incontro gli ha espresso il suo appoggio), in via Etnea. “Un posto, questa via che mi porta fortuna” –ha detto Rosario Crocetta, che ha ricordato quanto avvenne in occasione delle elezioni europee. Si è poi soffermato a parlare con le persone e poi ha affrontato i giornalisti. Quando ci ha visti ha detto: “voi di ienesicule fate qualcosa di “rivoluzionario”, parlate bene di me!“. Con un sorriso. E noi di ienesicule dobbiamo riconoscere a Rosario Crocetta –sarà ruffianeria, sarà abilità, non lo sappiamo- che è un politico che sa accettare le critiche, anche le più aspre e, in generale, non insulta né minaccia querele come invece fanno tanti altri suoi “colleghi” (solo una volta abbiamo assistito ad un suo sfogo qualche tempo fa a Catania ad una domanda “scomoda” di una cronista).

Comunque, Crocetta ha esordito –prima dell’incontro con Bianco e l’area Liberal Pd- parlando dell’altra notizia a lui arrivata oggi, dall’Api rutelliano. “L’Api ufficialmente sostiente la mia candidatura. Vedo anche importanti adesioni, che avverranno nelle prossime ore tant’è che per giovedì a Palermo stiamo convocando una conferenza stampa con i movimenti, con diversi movimenti siciliani che sono movimenti che vengono dal mondo cattolico, laici, socialisti e io lo ritengo questo un modo diverso di fare politica, perché la mia candidatura vuole continuare a mantenere il profilo di una candidatura che nasce dai movimenti, la mia lista sarà la lista dei movimenti che è sostenuta da un ampio arco di forze politiche, alle quali io chiedo un patto di rigore che non sia macelleria sociale, niente indagati –e dico indagati non rinviati a giudizio- per pubblica corruzione o mafia, quindi una pulizia delle liste, che si condivida un programma di radicale cambiamento come quello io propongo che voglio chiamare la rivoluzione della dignità dei siciliani, per un nuovo Rinascimento della Sicilia, in totale discontinuità di come si è governato dal dopoguerra in poi fino ad oggi”.

Perché con Bianco? “E’ un’area importante del Partito Democratico, poi Bianco sicuramente è una personalità importante che rappresenta Catania, mi piaceva discutere con lui di aspetti programmatici che dovranno riguardare la città di Catania, su cui annuncerò nei prossimi giorni delle idee molto forti che io ho.”

Non c’entra nulla la direzione regionale del Pd del 30 agosto? “Anche quello sicuramente, penso che parlemo anche della direzione del 30.

Ci sono problemi di consenso interno? “A me non risulta, mi risulta che ogni giorno c’è qualche consenso in più sul mio nome, prima non mi voleva nessuno”

Ora tutti d’accordo? “O quasi!”

Sui rapporti con Fli, Crocetta ha dichiarato: “io ho molto rispetto di Fli, perché a Fli riconosco una cosa, ovviamente veniamo da esperienze politiche che sono totalmente diverse, anche dal punto di vista della storia personale, però a Fli e al presidente Fini dobbiamo riconoscere una cosa ossia che in questi anni ha difeso il Parlamento e la Costituzione repubblicana dagli attacchi di Berlusconi ed è stato uno degli uomini che -anche in modo autolesionista persino diciamo- ha fatto una battaglia leale contro un berlusconismo che stava occupando le istituzioni anche parlamentari. E Fini si è opposto e ha difeso la dignità del Parlamento e io questo lo trovo un grande valore. Con Fini vale esattamente come per tutti gli altri partiti: se si accettano le regole ferree poste della condivisione del patto che Crocetta propone ai partiti, che è un patto per la legalità, antimafia, severo. Io penso di sì, e questa può essere una base di discussione, ma in atto ci sono stati solo degli incontri, anche perchè c’è una parte del partito di Fini che pensa di candidarsi insieme a Lombardo”.

Crocetta è alternativo a Lombardo? “Io sono alternativo a tutto il sistema di potere che ha governato la Sicilia dal dopoguerra in poi. Perché dobbiamo personalizzare…”

Per essere chiari? “Sì, ma io non voglio personalizzare la politica”.

Su Musumeci: ha paura del confronto, è personaggio molto amato? “Fa piacere che sia amato dal popolo siciliano, io credo di esserlo altrettanto. Il problema di Musumeci è che vuole rimettere in campo per il governo della Sicilia la stessa formula di governo che ha portato prima alla crisi del governo Cuffaro, con le dimissioni di Cuffaro e poi al governo Lombardo che si è concluso pure con le dimissioni di Lombardo con una guerra aperta fra centrodestra e autonomisti dopo sei mesi dalle elezioni di Lombardo. Che credibilità ha un’alleanza di quel tipo in cui delle persone che si sono sbranate possano pensare di governare; mi pare un’alleanza per il Potere, per cui al di là delle persone di cui non parlo mai male e mi piace persino rispettare, io ritengo che quella formula di governo sia una formula desueta e sia una formula che ci riporta brutalmente alla tragedia che viviamo in questi giorni.

Poi trovo profondamente ascaristico che delle forze autonomistiche possano accettare un’alleanza con un polo, con il Pdl che poi propone un’alleanza con la Lega. Allora il Grande Sud che diventa? Miccichè fa tre anni ogni volta di Grande Sud quando sono passate le elezioni, quattro o cinque anni, quanto dura l’esperienza, rivendica la sua posizione autonomista, poi gira volta gira è sempre alleato di Berlusconi. E allora il Grande Sud diventa il Grande Nord. Lombardo rompe con il Polo sei mesi subito dopo la sua elezione e poi quando ci sono le elezioni alla fine diventano gli ascari della Lega e del Nord. Io ritengo che questo è un gran ballo del Gattopardo, in cui tutta una serie di ex danzano, però è l’ultimo giro di valzer e questa volta io sono convinto che la nostra coalizione vince perché propone un progetto alternativo, perché mette insieme un vero programma di rinnovamento e soprattutto perchè vuole rappresentare una trasformazione totale, radicale della Sicilia”.

E sul partito dei Siciliani? “Io veramente ho detto che sul partito dei siciliani c’è un veto delle forze politiche che mi sostengono. Le alleanze fra i partiti le fanno i partiti, io non mi preoccupo quale partito viene o non viene con me, mi preoccupo quali uomini, quali donne, quali forze si mettono in campo, perché non voglio indagati, non voglio mafiosi…”

Ex fascisti? Non voglio sicuramente i fascisti, ma parlare di fascisti quando un partito ha preso le proprie distanze da anni e anni, non mi pare carino. In questi anni Fini è stato un assertore dei diritti civili, ha aperto sull’immigrazione, quindi parlare ancora delle persone che stanno in Fli come ex fascisti mi sembra sinceramente offensivo, non è un linguaggio che mi appartiene”.

E di quanto accade nella sinistra radicale? Ecco il Crocetta-pensiero: “Io credo però onestamente che sia politicamente scorretto perché da un lato il partito di Nichi Vendola correrà alle primarie a Roma insieme a Cesa dell’Udc e dell’altro qua in Sicilia fanno i finti radicali, è come cercarsi una nicchia per raggiungere il 5% però c’è una domanda che voglio fare: si può in nome del 5% da acquisire come partito sacrificare la speranza finalmente di un’alternativa in questa terra? Per cui io faccio un appello a Sel, lo faccio persino alla base di questo partito, a quelli di Rifondazione, ai Comunisti Italiani di non sprecare il loro voto, di fare il voto veramente utile al cambiamento perché se noi dovessimo perdere questa battaglia in nome di un due, tre per cento che ci viene tolto a sinistra, io credo che queste forze si assumerebbero una responsabilità, per cui faccio un appello ancora accorato sia a Sel che a Idv di marciare uniti insieme perché io non voglio creare divisioni, voglio creare un’unità e questa unità –se permettete, anche in nome della mia storia personale, che è una storia fatta di coerenza e una storia fatta di grandi lotte contro la mafia.”

Fava l’attacca? Dice che andando a destra non si può vincere… “Fra l’altro io non sono mai andato a destra, semmai è lui che è venuto da destra, lui stava dentro i Ds, è stato nella Rete e poi è diventato negli ultimi tempi il profeta dell’estrema sinistra. Io ho una storia abbastanza diversa, perché non ho avuto mai posizioni settarie, ho ritenuto che l’esperienza del Pd fosse in totale continuità con la mia storia, anche per le battaglie che faccio, abolizione degli Ato rifiuti, acqua pubblica, favorire le imprese antiracket negli appalti, quindi parlando di ‘cuffarismo’ o di ‘lombardismo’ nel mio caso Claudio Fava offende persino la memoria di suo padre, non ha rispetto neppure per le vittime della mafia, perché mentre Fava è figlio di una vittima della mafia io sono una vittima della mafia, un condannato a morte della mafia e trovo veramente disdicevole che Fava non eserciti neppure questa minima solidarietà nei miei confronti, non l’ha esercitata neppure quando mi hanno attaccato nella mia vita privata e questo è vergognoso, quando certi giornalacci, come ‘Ilfoglio’, i giornali del Nord mi hanno attaccato per la mia vita privata e questa sarebbe la sinistra dei valori e della dignità delle persone? No, è la sinistra che cerca il 5% e vuole distruggere un grande progetto di cambiamento”.

La proposta di favorire le aziende antiracket sembra la stessa fatta da Antonello Montante di Confindustria? “E’ una concidenza, io però sinceramente l’ho discussa con Montante, che, fra l’altro, lui in questo campo è molto bravo e sta facendo delle grandi battaglie.”

Qual è la differenza? “No è uguale, è la stessa proposta, però l’ho discussa con le associazioni antiracket, la differenza è che mentre io se divento presidente la potrò fare diventare legge, Montante rappresenta la società civile e la propone, ma mi sembra un’idea geniale”.

Sui sondaggi, noi di “ienesicule” ne abbiamo parlato a lungo, dando delle anticipazioni. Sono patacche contro di lei? “I sondaggi che io ho sono che mi vedono in testa persino nettamente su tutti i candidati. Ma chi è la vostra fonte? Forse qualcuno del mio partito che non mi vuole candidato?”

E su giorno 30, direzione regionale del Pd, non ci saranno colpi di scena? Sicuro? “Ma io sono sicurissimo. Colpi di scena? Ma manco per niente!”


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