TAORMINA FILM FEST 68: CONCLUDE “ENNIO “ DI TORNATORE E TRIONFA BOILING POINT


Pubblicato il 07 Luglio 2022

Si è conclusa con una serata di grande appeal per il pubblico presente l’edizione sessantotto del Taormina Film Fest, con il Premio Oscar Giuseppe Tornatore che ha presentato il suo ultimo capolavoro “Ennio”, con ospite a sorpresa Rosario Fiorello e la brillante conduzione di Anna Ferzetti che ha accompagnato il trionfo di “Boiling Point” (tre premi nel concorso festivaliero ed inoltre il Premio della Critica Italiana – SNCCI) nel Teatro Antico gremito di spettatori ammaliati dagli ospiti e dal fascino dell’estate taorminese.

L’Orchestra a Plettro città di Taormina, che ha eseguito vari temi musicali, ha supportato la cantante Noemi (elemento della giuria della competizione internazionale di opere prime e seconde del festival, composta anche dalla presidentessa Cristina Comencini, Massimiliano Gallo- assente-, Marco Borromei e Aleem Khan) che si è prodotta, cantando e suonando il piano, nella sua melodia “Glicine” ed in “A natural woman” di Aretha Franklin( con quest’ultima che, per la cantante romana, è una donna che parla per le tutte le donne del mondo), sottolineando il livello elevato dei film in concorso

Il trio dei direttori artistici (Alessandra De Luca, Francesco Alò, Federico Pontiggia), che ha definito questa edizione “sorprendente”, “gioiosa”, “siciliana”, ringraziando Stefano Amadio che ha guidato sul palco le altre serate ( esclusa la prima, presentata dalla Ferzetti), ha esordito prima che venisse consegnato il premio ENIT( per la pellicola che meglio ha valorizzato il territorio) da Sandro Pappalardo, componente del Consiglio di Amministrazione dello stesso ente, per il film “Piccolo Corpo” di Laura Samani ( in Belgio ed Olanda per promozionare il film) a Marco Borromei, sceneggiatore del prodotto filmico che esprime un legame con le tradizioni del Friuli Venezia Giulia tanto da far sì che il luogo divenga personaggio.

Il corpo dei giurati dei critici cinematografici, costituito da Pedro Armocida, Alessandro Cuk, Michela Greco, ha insignito del “Premio della Critica Italiana – SNCCI” del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani “Boiling point” di Philip Barantini, pellicola drammatica in forma di “thriller eno-gastronomico” che racconta una storia personale in maniera corale mediante un unico piano sequenza attraverso la narrazione di un mondo fatto di umanità e disperazione. A ritirare il premio ( ed anche gli altri encomi attribuiti alla pellicola britannica) sono stati i produttori Bart Ruspoli ed Hester Rouff che hanno affermato l’importanza di un film che mette al centro le vicende complesse dell’essere umano in senso singolo e collettivo in un momento particolare come questo, dichiarandosi inoltre rapiti dalla bellezza della Sicilia.

La serata è proseguita con l’attribuzione del “Premio Videobank” andato alle maestranze dello spettacolo (tra cui Claudio Mazza, con alle spalle ben sessant’anni di carriera), quello deciso dalla Giuria Popolare, ottenuto dal film “Io e Spotty”, con la co-protagonista ( l’altro attore principale è Filippo Scotti)Michela De Rossi che ha ricevuto una menzione speciale e con il director Cosimo Gomez che, entusiasta del premio, ha espresso gratitudine verso Mompracem, Rai Cinema e l’Emilia Romagna.

Il “Premio Etna Comics”, consegnato da Antonio Mannino e Cateno Piazza, è stato vinto da Davide Vigore per il corto “Dream”, per la regia elegante con una narrazione di grande intimità con grande profondità e poesia.

Il noto hairdesigner Giovanni Ventura ha dato il “Premio Wella” all’attrice e regista siciliana Stefania Spampinato (nota soprattutto per le serie tv USA “Grey’s Anatomy” e “Station 19”), che ha mostrato in anteprima mondiale, giorno 1, il suo short film “Zita sempri”, mentre il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, ha dato il “Taormina Arte Award” alla carriera a Ninni Panzera per la dedizione, il fervore e la professionalità profuse nei trentacinque anni alla Fondazione Taormina Arte.

L’elenco dei premi ufficiali ha visto la presidentessa della giuria del concorso, Cristina Comencini, asserire come tutto il corpo giudicante si sia trovato d’accordo nelle decisioni finali che hanno portato ad eleggere quale migliore attrice (Maschera di Polifemo) Danica Curcic, protagonista di “Baby Pyramid” di Cecilie McNair. L’attrice ha ringraziato tramite un videomessaggio (era assente per il covid) la regista e la giuria, con quest’ultima che ha motivato il premio avendo la Curcic dato vita ad un’interpretazione essenziale, moderna ed empatica, incarnando con umanità e freschezza le sfaccettature dell’amore femminile quando si parla di maternità.

La Maschera di Polifemo quale miglior attore maschile è andata a Stephen Graham attore cadine di “Boiling point”, pellicola che ha ottenuto anche il Cariddi d’Argento per la regia a Philip Barantini, con la sovrintendente della Fondazione Taormina Arte, Ester Bonafede, che ha affermato come sia stato un bel festival e che la manifestazione saprà crescere sempre di più.

Il quarto alloro vinto da “Boiling point” è stato il Cariddi d’Oro per il miglior film, accolto con grande piacere dai produttori Hester Rouf e Bart Ruspoli che hanno sottolineato il lavoro collettivo svolto dagli attori e dai tecnici e che lo hanno ottenuto dalla modella Mădălina Ghenea, che aveva preso il premio Shiseido nel 2015 proprio al Taormina Film Fest, mentre l’attrice Elena Lietti, tra i protagonisti de “Le otto montagne” (film, diretto da Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, che ha conseguito il premio della giuria al 75º Festival di Cannes) ha spiegato come nel mestiere dell’attore non occorra stare troppo nella zona di “comfort” ma andare oltre.

Ultimo, ma non ultimo, il Taormina Award, consegnato alla presenza del compositore e violinista Carlo Siliotto, al grande Premio Oscar Giuseppe Tornatore che ha imperniato il suo ultimo sforzo registico documentaristico sulla figura di Morricone con “Ennio”, uomo ed artista che, come asserito dal regista di “Baaria”, manca tanto anche essendo quasi un riferimento genitoriale per lui.

Un documentario, “Ennio”, che, pian piano è diventato anche una partitura musicale, poiché il director siciliano voleva che la pellicola seguisse le regole della musica nel rispetto della costruzione dell’audiovisivo. Scelta sicuramente difficile, ha poi aggiunto lo stesso Tornatore, in quanto occorreva disciplinare gli interpreti in certi obblighi temporali dettati dai limiti della musica. “Ennio”, che ha riscosso tre David di Donatello ed un Nastro d’Argento), ritrae un uomo che è sempre stato protagonista assoluto nella diffusione della sua opera e Tornatore, nel realizzare questo documentario, ottimamente riuscito, si è sentito aiutato dall’alto proprio da Morricone che ha sentito molto presente nel suo cuore, soprattutto nei momenti più complicati della lavorazione

Tornatore è stato premiato da Bernardo Campo, commissario straordinario di Taormina Arte ( che ha ringraziato Lino Chiechio e Maria Guardia Pappalardo di Videobank e tutti coloro che hanno collaborato all’ottima realizzazione di questo festival) e dall’ospite a sorpresa: Rosario Fiorello, con quest’ultimo che ha dichiarato di preferire, tra tutte le opere del regista di Bagheria, “La Miglior offerta” e che ha dato vita ad un intervento istrionico in cui ha fatto divertire il pubblico presente con la classe e l’ironia che contraddistinguono la sua grande verve comica ( “mi hanno chiamato all’ultimo momento. Chi vi è mancato all’ultimo momento?”).

I protagonisti della serata, come tutte le altre illustri personalità del festival, sono stati partecipi degli eventi conviviali pomeridiani e delle cene glamour del Ristorante Baronessa della Famiglia Parisi (Franco ed i figli Salvatore e Pancrazio).

GianMaria Tesei.


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