TRANTINO FESTEGGIA IL COMPLEANNO TRA PENNE E MICROFONI AMICI. UNA SCENETTA COMMOVENTE


Pubblicato il 15 Ottobre 2025

Il quotidiano “La Sicilia” ad onta del suo recente cambio di proprietà non cessa di sorprendere chi ha un concetto etico del giornalismo inteso come attività al servizio della comunità dei lettori. Ed accanto ad esso le redazioni di “Telecolor” ed “Antenna Sicilia” cui la direzione dell’ultra settantenne Cocuzza non ha giovato in termini di indipendenza e terzietà. Non vorremmo scomodare l’impegnativa locuzione di Quarto Potere ma certo se dovessimo attingere al suo significato più pregnante – che vede il giornalismo appunto quale guardiano della democrazia come pilastro della trasparenza dell’informazione – il giornale di viale Odorico da Pordenone e le tv di Ciancio farebbero molta fatica ad essere incasellati  nella fattispecie di cui sopra. 

La scenetta che immortala i componenti le testate di cui sopra  che non si limitano a festeggiare il compleanno del primo cittadino Enrico Trantino ma che lo fanno veicolando sulle proprie pagine social il tripudio di battimani, lo spegnimento delle candeline, le risa dei giornalisti, i frizzi ed i lazzi del direttore Cocuzza, la carrellata di immagini dei cronisti plaudenti con il sottofondo di una musichetta pop è la monumentale dimostrazione – patetica peraltro – che parlare di giornalismo cane da guardia del potere fa ridere. E lo fa sguaiatamente. 

Fa specie dover spiegare a gente adulta, che peraltro svolge questa professione da anni, che un conto è la cortesia ed il rispetto dei ruoli e delle persone e ben altro è la piaggeria più smaccata: una plastica immagine di servilismo degna di un regime sudamericano che conferma in maniera lapalissiana che la stampa cittadina non è soltanto dalla parte dell’amministrazione comunale ma è proprio sdraiata in modo goffo sui desiderata di un sindachino imbarazzato ed imbarazzante che nei giorni scorsi ha, senza sprezzo della vergogna, annunciato la sua ricandidatura (ci vuole coraggio) lasciando intendere che le tv del gruppo Ciancio ed il quotidiano di Palella lo sosteranno con solerzia. 

Una pagina che non fosse tragicamente emblematica di come si sia ridotto il giornalismo locale sarebbe comica. Io, lo dico sinceramente, ho provato vergogna per loro. 
Saluti terzi.

Luca Allegra (con il concorso esterno di Marco Benanti).


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