Trasporti, Catania: la Faisa Cisal annuncia sciopero all’Amt


Pubblicato il 22 Gennaio 2019

Ecco il comunicato:

“FAISA CISAL: IL SILENZIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SUL FUTURO DI AMT CATANIA S.P.A. CI COSTRINGE AD UNA NUOVA INIZIATIVA DI SCIOPERO.

Continua il silenzio da parte dell’Amministrazione Pogliese dopo la nostre mobilitazioni dello scorso 1 Ottobre ripetuta il 10 dicmbre 2018, che ha coinvolto la quasi totalità del personale viaggiante di AMT Catania S.p.A., e le parole disarmanti pronunciate dall’Azienda in una riunione con le OO.SS. sulla grave situazione economico/finanziaria che vede oggi i lavoratori solo con il 50% dello di stipendio di dicembre 2018 e senza nessuna certezza per i mesi a seguire.

Un disastro annunciato – afferma Romualdo Moschella segretario regionale del Sindacato Faisa Cisal – ci impongono di riprendere le procedure di sciopero, il 23 gennaio c.a incontreremo S.E. il Prefetto di Catania, per rappresentargli la gravità in cui versa il trasporto pubblico locale a Catania.

Pur dispiacendoci di dover assumere una nuova iniziativa che inevitabilmente causerà disagio all’utenza e alla città – spiega il dirigente sindacale – siamo costretti, nostro malgrado, a proseguire nell’azione di protesta avviata per tutelare AMT Catania, i suoi lavoratori e gli stessi cittadini/utenti. Ed infatti, l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale di silenzio e disinteresse verso la partecipata più importante del Comune di Catania impone di assumere ogni iniziativa in grado di consentire di avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale vista la situazione di dichiarato dissesto del Comune di Catania da parte della Corte dei Conti.

Il Comune di Catania, quale proprietario e debitore di AMT, – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ha l’obbligo e il dovere come da noi più volte richiesto a nome dei lavoratori di indicare quale strategia, quale politica e quali azioni intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerati gli ingenti tagli di risorse imposti al settore dal Governo Regionale e la “spada di Damocle” che pende su AMT Catania S.p.A. a causa del dissesto dell’Ente proprietario in considerazione degli ingenti crediti vantati nei confronti dello stesso Ente. Al Comune – conclude Moschella – non chiediamo di sbloccare ad AMT all’ultimo momento le risorse, fra l’altro dovute, per pagare stipendi e impegni improrogabili ma di garantire il rispetto del contratto di servizio esistente la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’Azienda, dei lavoratori e della Città.

Il Segretario Regionale FAISA-CISAL Autoferrotranvieri

Romualdo Moschella.”

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]