In Italia succede che se sei in ospedale, ricoverato, una volta dimesso, trovi casa occupata. Devi avere un gran culo se hai figli o parenti che ti ospitano, altrimenti vai in affitto. Parlando di questi, i nostri futuri cervelli universitari protestano contro il “caro affitto” e occupano un cinema dimesso a Milano. Con blindati, giubbotti antisommossa, vengono sfrattati dalle forze dell’ordine.

Questi giovani sono gli stessi che in Toscana, Emilia Romagna, proprio in questi giorni, vengono chiamati “angeli del fango”. Poi gli stessi “angeli, una volta superati i buchi neri e le baronie universitarie, diventano magari medici e vengono sanzionati per troppo lavoro straordinario in piena pandemia. Lasciati soli nei pronti soccorsi, una volta c’erano i poliziotti a presidiare, ora il personale di polizia serve per fare le scorte ai politici. Ma se vuoi eliminare i codici del pronto soccorso, basta pagare 140 euro, vedi Bergamo; avrai anche il tappetino dove appoggiare comodamente il piedino. Che brutto mestiere essere “angeli”.

Poi il deputato regionale di “Sud Chiama Nord” è vicepresidente della commissione regionale antimafia Ismaele La Vardera chiama il sindaco Trantino per far rimuovere manifesti pubblicitari di un trapper catanese (il trapper ringrazia il deputato e il sindaco per la pubblicità gratuita ricevuta).

Si vede che il deputato e il sindaco non vivono in questo pianeta, perché dal trapper in questione da parecchi anni –mi creda- arrivano parole che a tutti sembrano un inno che dice “Maresciallo in un’ora sei stipendi”.

Caro deputato ed ex Jena La Vardera, non ho visto la stessa indignazione quando si siete insediati alla Regione Siciliana: la prima cosa fatta –persino di notte- è stata quella dell’adeguamento degli stipendi, un aumento di circa mille euro e a cascata ne beneficeranno anche i sindaci, assessori e via dicendo. Poi c’è stato lo Stop.

Io penso che la sua è solo invidia, perché anche lei vorrebbe in un’ora sei stipendi, ma per il momento si deve accontentare in un mese di 10 stipendi.

Illustrissimo deputato, non solo sono contrario al ritorno delle province, se fosse per me abolirei anche le Regioni. Abbia il coraggio di dirlo perchè lei sta vivendo questa stagione ed è passato più di un anno, cosa avete dato ai Siciliani? Però, in cambio quanto costate ai Siciliani.

Caro sindaco Trantino, mi sento di ringraziarla per il riconoscimento che ha dato ad Antonio Presti e a “Fiumara d’Arte” per Librino e le sue porte. Spero che quanto detto e promesso sia fatto, sia come suo elettore sia come abitante di Librino.

Come elettore suo, condivido -ed è stato il mio sogno- vedere quanto segue: Castello Ursino-piazza Dante-Borgo-piazza del Carmine-via Etnea tutto questo perimetro chiuso al traffico e diventare isola turistica. Immaginate tutto arredato con giardini urbani pensili il solo colore deve essere quello dei fiori. Certo per fare tutto ciò ci vuole coraggio e buon senso. Ci vuole coraggio e non la vergogna di fare la cittadella giudiziaria in viale Africa. Per questo bisogna ringraziare l’assessore regionale Marco Falcone, che sicuramente non ha dimostrato buon senso : in quella zona insistono la scuola, la stazione e altro, quindi, una volta realizzata la cittadella, ci sarà il caos totale. E che dire poi dei costi di abbattimento e ricostruzione: e io pago…

Caro sindaco, lei sa che ogni mattina nella città di Catania entrano più di 70 mila auto dall’hinterland. La città non vive: da qui il grande coraggio di scegliere perchè “tutte le strade portano a Librino” di fare da città-satellite a città direzionale. Perchè gli spazi ci sono, mi permetta di ricordare che insieme all’assessore Filippo Drago abbiamo fatto una grande battaglia per fare il nuovo stadio. Librino ha la struttura di viale San Teodoro, realizzata per le Universiadi. Perchè il tutto sicuramente non è la soluzione dei problemi di Librino, ma sicuramente un arricchimento per il cambiamento di Librino.

Caro sindaco, mi permetta una nota politica: come detto, l’ho votata e sostenuto in campagna elettorale. Pensavo e penso che sull’amministrazione Pogliese nessuno possa dare un giudizio completo, piuttosto un giudizio parziale sui risultati e sull’impegno dei suoi assessori (lei ne era parte) per le note vicende. Forse per paura di copiare -e non di valutare le persone- credo che lei abbia scelto nella sua nuova giunta troppi assessori “cuffariani” o imposti: onestamente pensavo che avesse più coraggio nel far vivere le sue idee. Perchè, come diceva Socrate, è auspicabile che vi siano delle cattive leggi ma uomini giusti, delle buone leggi ma uomini ingiusti.

Auguri.

Saro Patanè.

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Iene Sicule

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