Ugl Chimici Sicilia e Catania, lunedì 4 dicembre sciopero dei lavoratori di Enel green power 3 Sun. “A rischio i 700 posti di lavoro previsti, vogliamo immediate rassicurazioni dall’azienda”


Pubblicato il 01 Dicembre 2023

Il segretario provinciale, Carmelo Giuffrida, lunedì 4 dicembre prossimo sarà presente allo sciopero indetto, nell’ambito dello stabilimento della Enel green power 3Sun di Catania, dalla Segreteria regionale della Ugl Chimici Sicilia. Una protesta, quella che si terrà dalle 13 alle 15 davanti l’ingresso della fabbrica situata nel cuore della Zona industriale etnea, scaturita dalla forte preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori per il futuro dell’azienda. “Il progetto Gigafactory, il più grande sito produttivo di pannelli fotovoltaici d’Europa del gruppo Enel, a distanza di 14 mesi dall’avvio del cantiere sta registrando un’ulteriore proroga ed il 50% della società sta per essere ceduto a fondi di investimento – sostengono dalla Ugl Chimici Sicilia. Questo fa pensare ad una dismissione non condivisibile alla luce delle tante iniziative che hanno coinvolto il ministro dell’Ambiente, la Commissaria europea all’Energia ed, in ultimo, anche il presidente della Repubblica, con un’idea innovativa capace di sfidare i paesi produttori di dispositivi analoghi come lo è la Cina. La vicenda, in pratica, sta interessando da vicino il personale ed il modo particolare gli operai provenienti dalla vecchia linea Enel Green Power – spiega il responsabile regionale Raffaele Loddo. In questi mesi la Ugl Chimici oltre a spingere fortemente per la realizzazione della Gigafactory in tempi rapidi, ha chiesto per questi lavoratori (circa 200) il riconoscimento di istituti contrattuali come l’indennità di turno e la sede disagiata. Ma quello che allarma di più è il fatto che, nonostante gli ingenti investimenti annunciati, non si sta parlando più delle 700 assunzioni che avrebbero dovuto già esserci. Il tutto – concludono dal sindacato – mentre la dirigenza sta perdendo pezzi, visto che qualche alto dirigente ha pensato di lasciare Catania per far ritorno alla casa madre Enel.” Parole sottoscritte anche dal segretario Giuffrida che, auspicando un’adesione massiccia dei dipendenti, lancia un appello alle istituzioni affinchè possano tornare a prestare la giusta attenzione verso quest’importante realtà catanese. “Non ci aspettavamo un passo falso del genere e ci auguriamo che dalla società, a seguito del nostro sit-in di lunedì, possano arrivare tempestive rassicurazioni perché la città crede molto in questo progetto sin dal primo momento – sottolinea Giuffrida – e non può affatto vedersi sfuggire così questa rilevante occasione di sviluppo economico e occupazionale.”


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]

2 min

comunicato stampa La FP CGIL Catania e la CGIL Catania annunciano la partecipazione allo sciopero nazionale dei lavoratori del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, indetto per venerdì 5 dicembre. La mobilitazione territoriale si svolgerà davanti alla prefettura di Catania dalle ore 10 alle ore 13 con un sit-in […]

3 min

comunicato stampa Sinistra Italiana Catania denuncia con forza il nuovo regolamento della tassa di soggiorno 2026 approvato dall’Amministrazione Trantino: una misura ingiusta, socialmente regressiva, tecnicamente sbagliata e potenzialmente illegittima ai sensi dell’art. 4 del D.Lgs. 23/2011. Il comune aumenta la tassa di soggiorno, colpisce i turisti più poveri e tutela i più ricchi, le nuove […]

3 min

L’arresto di Cuffaro e del suo cerchio magico marchia a fuoco la sua creatura, la Nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA, e rende esplicita la natura affaristica della coalizione di centrodestra. Paradossalmente, le misure restrittive e le incriminazioni dei componenti del comitato d’affare che ha lucrato cinicamente sulla sanità siciliana, e non solo, arrivano il giorno dopo la […]