“Verità per Giulio Regeni”: il comune di Gravina di Catania aderisce alla campagna di Amnesty International


Pubblicato il 21 Ottobre 2019

Il Comune di Gravina di Catania ha aderito alla campagna di solidarietà promossa da Amnesty International “Verità per Giulio Regeni”. Il palazzo municipale ha esposto lo striscione giallo che è diventato il simbolo e la testimonianza di una battaglia che da 3 anni a questa parte sta coinvolgendo istituzioni e società civile: «L’amministrazione ha convintamente dato seguito all’iniziativa presentata e approvata all’unanimità dal Consiglio comunale – ha dichiarato il sindaco Massimiliano Giammusso – la ricerca della verità per quello che è successo al giovane ricercatore italiano deve continuare, e noi come amministratori e cittadini italiani pretendiamo che sia fatta piena luce su quei tragici fatti».

Il primo firmatario della mozione approvata all’unanimità da civico consesso è stato il presidente del Consiglio comunale Claudio Nicolosi: «Il 3 febbraio del 2016 è stato trovato il corpo del nostro connazionale, scomparso in circostanze misteriose dalla città del Cairo il 25 gennaio 2016. Giulio Regeni era un dottorando dell’Università di Cambridge – ha spiegato Nicolosi – e si trovava in Egitto per lavorare alla tesi di dottorato. Da quel momento si è fatta strada l’ipotesi che la morte del ragazzo sia legata proprio al lavoro che stava svolgendo.

La questione è diventata anche un caso diplomatico che però non ha ancora trovato soluzione, con un evidente resistenza delle autorità egiziana a favorire la conoscenza dei fatti accaduti. Ringrazio tutti i consiglieri comunali che hanno sottoscritto la mozione, a partire dal vicepresidente Enzo Santoro, Teresa Campanile, Cettina Cianciolo, Salvo D’Urso, Paolo Kory, Stefano Longhitano, Angela Zanghì, Tommaso Maltese, Francesco Nicotra, Franco Marcantonio».

 


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