Vertenza Cesame: sbloccati i fondi regionali, obiettivo ripartire nel 2013


Pubblicato il 19 Aprile 2012

Illustrati in conferenza stampa i termini dell’intesa raggiunta, dopo l’occupazione di Palazzo Esa….A cura di Iena Operaia

I fondi destinati al contratto di sviluppo regionale saranno sbloccati per attingere ai finanziamenti utili al progetto di ristrutturazione della Cesame. L’obiettivo è quello di avviare la produzione nel 2013. La Regione Sicilia si è impegnata affinché ciò accada in tempi molto brevi.E così i 77 soci lavoratori che due giorni fa avevano occupato il salone del palazzo Esa, hanno sospeso la protesta. Non senza ribadire che i tempi dovranno essere molto ristretti: 15 giorni al massimo affinché i patti vengano rispettati e i lavoratori non rischino il loro futuro e i loro soldi già investiti per riavviare l’impresa (tutto il Tfr e l’indennità di mobilità per un totale di circa 750 mila euro).Stamattina Giuseppe D’Aquila della Filctem Cgil (nella foto con il Presidente Magnanti) insieme a Maurizio Caffo della Femca Cisl e al segretario confederale della Camera del lavoro Margherita Patti, ai soci lavoratori della coop, tra i quali il presidente Sergio Magnanti e il suo vice Salvatore Falsaperla hanno spiegato i termini di una vertenza che non si è ancora conclusa, ma che in queste ore si è arricchita di risvolti importanti, forse definitivi.Il faccia a faccia di ieri sera a Palermo, a seguito di una giornata convulsa, con un “filo bollente” anche tra gli uffici del capoluogo siciliano e quello romano, è dunque servito a rimettere in moto il confronto con la Regione, ma anche con il Ministero dello sviluppo economico. Nella giornata di oggi avrebbe dovuto tenersi a Roma un incontro con i sindacati, con le stesse modalità di un analogo appuntamento tenutosi nei giorni scorsi, ai quali però la Regione non si era presentata. Per il momento non sembra esserci bisogno di ulteriori confronti istituzionali romani. Lunedì, però, ci sarà un nuovo incontro tra le parti a Palermo:i sindacati sono stati convocati dalla Presidenza della Regione per redigere insieme un protocollo da consegnare al Ministero.”Apprezziamo la risposta della Regione e, soprattutto, il fatto che ci venga prospettata una soluzione concerta. Tutto ciò funzionerà solo se la Regione seguirà quest’operazione sino in fondo- spiegano D’Aquila e Caffo-Riscontriamo una vera volontà istituzionale, e non solo politica, da parte del presidente della Regione e questo ci conforta. Bisogna adesso muoversi tutti verso una’unica direzione: lo sblocco dei fondi Cipe e del contratto di sviluppo regionale. Sembra che la lucidità ci sia, da parte di tutti. Ora è arrivato il momento di raggiungere l’obiettivo”.Fiducia rinnovata, dunque. Ma anche bisogno di concretezza e scadenze certe.”Nessuno sta chiedendo denaro alla Regione – tiene a sottolineare Margherita Patti- Queste risorse dovranno essere ricavate da un apposito strumento pensato proprio per sostenere dei progetti validi per l’economia locale e il lavoro. Quello della Cesame di certo lo è. I soci lavoratori hanno già messo la loro parte, rischiando in primissima persona. D’altronde, il progetto per il rilancio della Cesame è stato intrapreso, condiviso e avviato proprio alla luce di una strategia concordata con Regione e Ministero. E intanto, più si perde tempo, più la cooperativa sarà costretta rifiutare le commesse perché nell’impossibilità di avviare la produzione”.


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