CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Vertenza Lukoil Siracusa. La Ugl di Catania presente stamane al sit-in davanti la raffineria per chiedere al Governo Draghi di evitare il dramma occupazionale. “Coinvolti in parte anche lavoratori e indotto catanesi”
Pubblicato il 21 Giugno 2022
“Il segretario territoriale della Ugl di Catania, Giovanni Musumeci, insieme ai segretari provinciali catanesi delle federazioni Ugl Chimici e Ugl Metalmeccanici, Carmelo Giuffrida e Angelo Mazzeo, questa mattina ha partecipato alla manifestazione organizzata dalla Ugl di Siracusa davanti i cancelli dello stabilimento “Sud” della “Isab – Lukoil” di Priolo Gargallo. Un sit-in pacifico, a cui hanno preso parte dirigenti nazionali, regionali e locali del sindacato, voluto per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle gravi conseguenze per l’economia e sull’occupazione che il territorio sta iniziando a subire con l’embargo attuato sul petrolio russo via mare. “Con la nostra presenza abbiamo voluto esprimere solidarietà ai lavoratori ed ai centri interessati, che rischiano di vivere da qui a breve un serio dramma se le cose non cambieranno dal punto di vista delle politiche di Governo nazionale – dichiarano gli esponenti della Ugl etnea. E’ una situazione molto delicata non solo per gli impiegati diretti, ma anche per l’indotto e coinvolge di riflesso anche l’area metropolitana di Catania da dove arriva parte di lavoratori, servizi e forniture. Auspichiamo che il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, trovi tempo e modo al più presto di occuparsi di un dossier così rilevante per il lavoro e la tenuta economica di una fetta rilevante della nostra Sicilia orientale. Per noi, infatti, è urgente che per quella zona venga istituita l’”Area di crisi complessa” e possano essere individuate tutte le soluzioni utili, come ad esempio la deroga ottenuta dalla Bulgaria, per mettere in condizioni la raffineria di continuare a produrre e garantire volume d’affari e livelli occupazionali.”



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