Vertenza Windjet: domattina incontro, con sit in, in Prefettura a Catania. Ecco le ultime dal sindacato


Pubblicato il 27 Agosto 2012

Prese di posizione a poche ore dall’appuntamento a Palazzo di Governo….

ecco il comunicato della Cgil

“c’è ancora speranza per il futuro della Wind jet e dei suoi lavoratori. Ed è possibile salvaguardare economicamente questi ultimi sin da subito, se si velocizzerà il decreto di erogazione della cassa integrazione e se si pagheranno gli stipendi pregressi per i 442 dipendenti a tempo indeterminato. Ma è anche urgente la creazione di una “clausola sociale” che valga per il caso Wind jet e per tutti i casi analoghi di perdita di quote di mercato che potrebbero scoppiare in futuro.La Cgil e la Filt Cgil, anche a seguito di un incontro tenutosi in Camera del lavoro con i propri rappresentanti sindacali di Wind jet e dell’indotto (la Cgil è sindacato maggioritario), si preparano all’incontro di domani sulla vertenza più difficile dell’estate; il “faccia a faccia” tra Cgil, Cisl e Uil, e la Regione Sicilia si terrà in presenza del Prefetto, e sia Giacomo Rota, segretario confederale della Camera del lavoro, che Carmelo De Caudo, segretario di categoria (la Filt, è la federazione dei trasporti) sono certi “che a dispetto delle idee confuse che circolano in questi giorni, l’azienda può ripartire investendo con capitali di 50 milioni di euro. La NewCo esiste già, è svincolata da ogni debito ed è provvista di Coa, la certificazione di operatore aereo. Sarebbe dunque errato fare riferimento a nuove realtà che devono ancora nascere. La NewCo è dunque cosa ben diversa dall’azienda vera e propria, che invece si avvia verso il concordato preventivo”.Rota e De Caudo insistono dunque sulla possibilità che gli stipendi pregressi vengano pagati e chiamano in causa la Regione: “Abbiamo avuto un incontro con l’assessore regionale Spampinato insieme a Cisl e Uil e ci siamo trovati di fonte ad una persona certamente sensibile e disponibile. Adesso è necessario muoversi con precisione in una situazione così difficile e delicata, ma dove non tutto è perduto. Se la Regione si vuole muovere nell’ambito di società miste lo faccia pure, ma con attenzione”.Tra i rischi più seri, ad esempio, “ci sono le scadenze dei brevetti del personale navigante e dei tecnici che non possono permettersi di perdere professionalità visto che, almeno in questo caso, i costi da sostenere sarebbero davvero irrisori e riguardano delle semplice visite mediche e degli aggiornamenti di iscrizione all’albo”.Esiste anche l’incognita dell’indotto. Aggiungono Rota e De Caudo: “Alla Katanè, che si occupa di assistenza a terra alla Wind Jet, al momento si registrano 170 esuberi per altrettanti e dipendenti e per 70 stagionali. L’azienda potrebbe vantare quasi due milioni di credito …”Infine, una richiesta sindacale, ma non solo: “Domani lo diremo a gran voce, insieme a Cisl e Uil: bisogna preparare una “clausola sociale” per i lavoratori dell’indotto, che funga anche da “base” da utilizzare ogniqualvolta ce ne fosse di bisogno. E’ necessaria una salvaguardia, una protezione, verso le aziende che acquisiscono anche indirettamente le nuove quote”.Dalla Cisl:

“per la Cisl e la Fit Cisl di Catania l’incontro di domani mattina, martedì 28 agosto, in Prefettura rappresenta un importante appuntamento per la soluzione positiva della vertenza che riguarda complessivamente tutto lo scalo aeroportuale di Catania.«Insieme a Cgil e Uil – dicono Rosaria Rotolo, segretaria territoriale Cisl Catania, e Mauro Torrisi segretario generale Fit Cisl Catania – chiederemo ai rappresentanti del governo regionale presenti quali strumenti concreti la Regione intende mettere in campo nei confronti della Windjet per salvaguardare i lavoratori, far sì che la compagnia riprenda a volare e abbia completa operatività negli scali italiani ed europei».«Considerato poi, come sembra, che il traffico passeggeri allo scalo di Fontanarossa non ha subito flessioni – sottolineano i due dirigenti sindacali – chiederemo al prefetto di convocare al più presto i vertici di Sac, Enac e delle società dell’indotto aeroportuale. Vogliamo che si costruisca in tempi strettissimi una clausola sociale di salvaguardia dei posti di lavoro così come esiste per altri settori, ad esempio in quello degli appalti per la pulizia. Una misura fondamentale per quella che è certamente una delle prime realtà economiche catanesi in modo da evitare forme di sfruttamento dei lavoratori e continuare a garantire servizi di qualità per le compagnie che utilizzano lo scalo etneo».«Al governo – concludono Rotolo e Torrisi – chiediamo sin da ora che i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil e le categorie dei trasporti siano presenti all’incontro che si dovrà tenere tra i vertici della compagnia e il ministero dello Sviluppo, visto che in passato si è rivelato un grande errore che tutto si sia discusso solo tra Windjet e Alitalia, senza la partecipazione del sindacato, come se fosse solo una partita di interessi esclusivamente commerciali. Vogliamo essere presenti perché in gioco non ci sono solo cifre di bilancio, ma soprattutto persone e il futuro di centinaia di dipendenti e delle loro famiglie, assieme al diritto alla mobilità dei siciliani» “.


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