a cura di Marco Benanti. Proponiamo l’articolo “Catania fa paura” di Pippo Fava, estratto da “I Siciliani” libro che raccoglie inchieste, articoli e altri interventi dello scrittore e giornalista ucciso dalla mafia nel 1984. Così viene descritta Catania (da pag 290 a pag 295)….trovate le differenze con quanto accade oggi (2024). Leggete come parte della […]
«A Catania scantinati e strutture fatiscenti diventano discoteche abusive». Confcommercio Fipe Silb mette in guardia dai rischi gli ignari clienti e ringrazia il questore per l’operazione dei giorni scorsi
Pubblicato il 10 Novembre 2024
«Spesso a Catania l’attività di spettacolo e intrattenimento viola norme penali e amministrative, mettendo a rischio gli ignari clienti e danneggiando gli operatori in regola».
L’ennesima denuncia arriva da Confcommercio Fipe Silb – sindacato italiano locali da ballo – dopo il controllo effettuato la notte di Halloween all’interno di un locale abusivo nella zona di piazza Mancini Battaglia, nel quartiere di Ognina.
«Ringraziamo il questore, la dirigente della Divisione Pas e tutta la squadra della Polizia amministrativa – scrive il sindacato – per l’opera di prevenzione e contrasto di tali forme di organizzazione illegale svolte da soggetti privi di requisiti o attraverso attività occasionali che eludono ogni forma di autorizzazione prevista dalla legge».
«Chi non osserva le prescrizioni volte alla tutela dell’incolumità e dell’ordine pubblico – prosegue il Silb di Catania – deve essere punito rigorosamente e severamente per scoraggiare l’intraprendenza e, in certi casi, la spocchia di chi intende percorrere la via della illiceità, violando sistematicamente le leggi dell’ordinamento».
La mancanza delle autorizzazioni, infatti, non è un aspetto solo formale. «Chi frequenta questi luoghi privi delle più elementari condizioni di sicurezza e di igiene – mette in guardia il sindacato – corre un serio rischio. A Catania basta avere uno scantinato o una struttura fatiscente, che si organizza una discoteca abusiva».
«Un particolare ringraziamento – conclude la nota – va al questore che, in questa fattispecie, ha espressamente previsto la responsabilità penale e amministrativa dei proprietari delle strutture abusivamente utilizzate, spesso cedute nella consapevolezza della loro destinazione illegale. È inaccettabile favorire l’opportunismo di questi soggetti e ci auguriamo che, grazie alla solerte opera delle forze dell’ordine, questo fenomeno che attanaglia l’attività di intrattenimento degli operatori in regola possa finalmente essere sconfitto».
Lascia un commento