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A Tremestieri Etneo i burocrati diventano politici e presentano emendamenti direttamente votabili in Consiglio Comunale. L’Osservatorio Nazionale sulla Pubblica Amministrazione segnala l’irregolarità alle autorità giudiziarie e di governo regionale e nazionale
Pubblicato il 29 Gennaio 2024
comunicato stampa.
L’Osservatorio Nazionale sulla Pubblica Amministrazione ha segnalato all’Assessorato Regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, alla Procura della Repubblica ed alla Prefettura di Catania la decisione del Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo di consentire ai funzionari dipendenti la presentazione di emendamenti nel corso delle discussioni sulle varie delibere, con ciò annullando la perentoria separazione dei poteri prevista tra organi politici e organi burocratici, così come prevista dalla legge.
Ma non è tutto. Il Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo ha anche coniato una nuova originale fattispecie giuridica con l’istituzione, così è detto nell’atto di modifica del regolamento consiliare, di “emendamenti tecnici”, una fattispecie del tutto assente nel diritto amministrativo e parlamentare.
Secondo l’Osservatorio, inoltre, l’aver impiegato oltre 13 sedute di commissione per discutere e stabilire una siffatta disposizione appare del tutto spropositato, tanto da meritare un’ispezione dell’Assessorato Regionale Competente, il sequestro degli atti da parte della Procura della Repubblica e l’intervento del Prefetto, al fine di accertare se nella citata decisione del Consiglio Comunale della cittadina etnea siano o meno presenti profili di illegittimità o di illegalità ai vari livelli.
A giudizio del Presidente dell’Osservatorio, l’avv. Vito Pirrone, “la decisione del Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo lascia trasecolati poiché travolge sia il ruolo dei consiglieri comunali, degli assessori e del sindaco, sia quello dei funzionari e potrebbe dare adito a gravi violazioni di legge ed a pericolose commistioni di natura procedurale”.
“Attenderemo fiduciosi”, ha aggiunto l’avv. Pirrone, “le decisioni degli organismi aditi e ci attendiamo provvedimenti esemplari in grado di ristabilire la correttezza degli atti in questione”.
Di seguito si riporta il testo integrale della nota dell’Osservatorio
On.le Assessorato Regionale
Per le Autonomie Locali e Funzione Pubblica – Palermo
A S.E Il Prefetto di Catania
Al Sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania
Questo Osservatorio Nazionale sulla Pubblica Amministrazione ritiene doveroso segnalare e sottoporre alla attenzione e valutazione della S.V. la Delibera emessa dal Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo il giorno 11 gennaio 2024 (seduta convocata con urgenza) con la quale è stato modificato ed integrato l’art. 23 del Regolamento del Consiglio Comunale.
Infatti, ai sensi della modifica approvata all’art.23 del Regolamento del Consiglio Comunale, si prevede che i funzionari responsabili possano presentare emendamenti in materia tecnica a propria firma al Consiglio Comunale anche in seduta.
Modifica proposta dalla Prima Commissione Consiliare, la quale si è riunita per valutare tale proposta per ben oltre tredici sedute ( !!! ) una quantità davvero spropositata rispetto all’argomento in questione.
Tale modifica desta notevole perplessità sia sulla legittimità, che sul profilo giuridico del comma aggiuntivo che prevede la facoltà del funzionario di presentare a sua firma emendamenti tecnici.
Non esiste in diritto la figura giuridica né la fattispecie procedimentale dell’emendamento tecnico.
Di contro l’Ordinamento prevede, oltre che la netta separazione delle funzioni burocratiche da quelle politiche, il parere tecnico del funzionario, che ovviamente è un atto totalmente diverso dell’emendamento e che non va messo a votazione ma semplicemente acquisito.
Non esiste altresì alcuna norma che riconosce la facoltà di emendare ad un soggetto estraneo dell’organo elettivo, quindi, nella specie, ad un funzionario, di presentare a propria firma un emendamento da sottoporre a votazione del Consiglio senza che lo stesso sia stato fatto proprio e sottoscritto da chi ne ha la competenza: sindaco, assessori, consiglieri.
D’altra parte, una tale procedura emendativa, che esclude qualsiasi partecipazione diretta esterna da parte di soggetti diversi, è la stessa che viene attuata alla Camera dei Deputati, al Senato della Repubblica, all’Assemblea Regionale Siciliana, in cui, in vero, si può ricorrere attraverso un espresso voto dell’Assemblea stessa, alla procedura di delega al coordinamento del testo in capo al Presidente dell’ARS, per semplici vizi di natura formale, non certo tecnica o di merito.
E’ pacifico che gli emendamenti di che trattasi sono delle proposte di modifica di un testo deliberativo sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale, facoltà che l’ordinamento giuridico riconosce esclusivamente ai componenti del consiglio medesimo ed a nessun altro.
La norma è perentoria ed esclude che un soggetto estraneo all’organo di rappresentanza politica possa presentare soltanto a suo nome un atto da sottoporre all’approvazione dell’organo politico.
Con la modifica regolamentare approvata dal Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo, si creerebbe una indebita commistione di due organi, l’uno politico e l’altro amministrativo, le cui funzioni, sia il diritto che la giurisprudenza prevedono che debbano restare differenziate, e i cui compiti sono tassativamente delineati.
Mentre, al contrario, si creerebbe un evidente ossimoro ed una conflittuale sovrapposizione di competenze nel momento in cui il funzionario chiamato a dare un parere tecnico sugli emendamenti posti in decisione dal Consiglio Comunale dai singoli Consiglieri, parimenti sarebbe chiamato a dare un parere tecnico sull’emendamento tecnico (peraltro privo di fattispecie) proposto da esso stesso.
Alla luce dei fatti su esposti si chiede se la S.V. ritenga opportuno disporrre apposita ispezione.
Si allegano i seguenti documenti :
– Avviso di convocazione del Consiglio Comunale di Tremestieri Etneo;
– Proposta di deliberazione riguardante la modifica del regolamento consiliare;
– Verbale della seduta del Consiglio Comunale in cui è stata approvata la modifica del regolamento consiliare.
Distinti saluti.
Catania, 29 gennaio 2024
IL PRESIDENTE
Avv. Vito Pirrone.
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