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Avola. Nave con fosfato di ammonio sul fondale, l’on. Attaguile interroga ministro Ambiente
Pubblicato il 07 Ottobre 2016
Il deputato nazionale Angelo Attaguile ha indirizzato una interrogazione al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del Mare per conoscere quali urgenti provvedimenti il Governo intenda assumere al fine di scongiurare il possibile disastro ambientale derivante dal fosfato di ammonio presente a bordo della nave “Mustafa Kan” affondata al largo di Avola.
Si tratta di una nave cargo da 7 mila tonnellate, lunga 136 metri, battente bandiera panamense, finita sul fondale del mare siciliano, semi sommersa a 2mila metri di profondità, 24 miglia al largo del Porto di Avola, nell’area marina protetta del Plemmirio, una delle riserve naturali più importanti della Sicilia.
Nella sua interrogazione l’on. Angelo Attaguile dopo aver rivelato che l’imbarcazione era diretta in Marocco, lancia l’allarme: “il potente fertilizzante rischia lo sversamento in mare. Gli uomini della capitaneria di Siracusa, coadiuvati da tre mezzi della flotta Castalia, inviati dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, sono al lavoro per limitare i danni”.
L’on. Attaguile precisa nell’atto come le autorità coinvolte abbiano già comunicato le difficoltà legate al recupero dei fusti di fosfato di ammonio ed altri materiali inquinanti, essendo la nave capovolta.
“Il fosfato di ammonio –denuncia Angelo Attaguile- è un composto utilizzato come fertilizzante che, in eccessive quantità, dà luogo ad un inquinamento acquatico da fosfati, causando l’eutrofizzazione delle alghe”.
Per tutto questo il deputato siciliano Angelo Attaguile chiede al ministro interrogato di intervenire con la massima urgenza “per predispone un piano per la messa in sicurezza della nave e la bonifica del sito interessato, al fine di evitare che un eventuale sversamento possa provocare un enorme danno all’ecosistema. E se sia già stato individuato chi sosterrà i costi di recupero e bonifica”.



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