“Babil on Suite”: le contaminazioni sonore all’ “Holy Tape”


Pubblicato il 26 Novembre 2019

I ritmi sono mediterranei, o meglio latini: ma non è tutto, c’è una miscellanea di sonorità e ambientazioni che fanno sognare, come solo la musica sa fare. Questo e altro è la proposta musicale dei “Babil on Suite”. L’ultimo lavoro è di quest’anno : chiama “PAZ”(Puntoeacapo / A1 Entertainment) proviene dal portoghese “Pace”, una “pace artistica” che riunisce in maniera corale più stili e lingue. La tracklist è un viaggio coinvolgente, ammiccante, concettuale. L’album è un contenitore sonoro del percorso artistico dei Babil on Suite dove acoustic drums sono in sintonia con i clap delle drum machine, e gli strumenti tradizionali world si fondono con i sample campionati mantengono la leggerezza di natura pop.

C’è sempre qualcosa che lega i campionatori alla musica acustica. In questa diversità c’è una sorta di uniformità, è un album che scorre libero così come è stato concepito, un disco “naturalmente” pop, senza la volontà di esserlo.

Cos’è allora “Paz”? “Paz è una parola di tre lettere come il nostro acronimo BOS: immediato, ammiccante, che lascia spazio alla curiosità. Ma desidera anche essere un omaggio al disegnatore Andrea Pazienza’Paz’ perché – anche se non ricorda il suo tratto – per la copertina dell’album abbiamo scelto l’arte del disegno, e non poteva mancare una ‘figura’ che per noi è anche un simbolo di rinascita, divenuta un po’ l’identità della band: Maria di Metropolis di Fritz Lang” così lo definiscono i “Babil on Suite”. Ma chi anima questa band, che in queste settimane si è data appuntamento al “Teatro Holy Tape” di via Tezzano 38 a Catania?

 Musicisti, dj e compositori catanesi, i “Babil on Suite” sono l’incontro di personalità estroverse e peculiari. Insieme danno vita ad una contaminazione di sonorità a cui danno voce le due cantanti Caterina Anastasi e Manola Micalizzi e il funky rap di Geo Jhonson.

 Caterina Anastasi è la “prima” voce dei “Babil on Suite”, da cui tutto ha avuto inizio.  Retrò e spensierata, il suo allure è ben definito nello stile e nella voce: trascina come pochi sul palco, senza mai perdere un attimo la sua eleganza. Manola Micalizzi è voce e percussioni del gruppo, personalità eclettica e “ritmata”. L’amore per la terra del Samba e della Bossanova caratterizza la sua vita artistica e non. Geo Johnson, cantante e autore di Gary (Indiana) fa i bagagli all’età di 19 anni per fare musica in Europa. Autore e rapper, il suo è un esplosivo mashup di black soul, funk ed energia.

 Presenti nel panorama musicale da dieci anni, hanno calcato alcuni dei palchi più noti, collaborando live con vari artisti, tra questi: Lucio Dalla, Nouvelle Vague, Carl Graig, Max Gazzè, Samuele Bersani, Eugenio Bennato, Mario Venuti, Roy Paci, 99 Posse, Gaben. 

Sono stati sul palco di alcuni dei festival più seguiti della Sicilia e non solo, tra questi il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo e il Salina Festival che li hanno voluti per ben due edizioni, e ancora Azzurro Festival, Sonica, Collisioni, Musaic-On, Curtigghiu GallegoRock 2018 solo per citarne alcuni. Non resta che attendere il prossimo evento per ascoltarli.


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