“Buco di bilancio” a Catania : mano pesante della Giustizia. 2 anni e 9 mesi a Scapagnini. Condannati anche alcuni suoi assessori


Pubblicato il 10 Ottobre 2011

 GiustiziaTutti condannati: finisce con una sentenza pesante, inasprita in alcuni casi anche rispetto alle richieste dei Pm d’Accusa,  il primo grado del processo -con l’accusa di falso ideologico- per il cosiddetto “buco di bilancio”, la “voragine” finanziaria esplosa al comune di Catania ai tempi delle amministrazioni dell’ex sindaco Umberto Scapagnini.

Oggi pomeriggio, intorno alle 17, davanti ai Pm Giuseppe Gennaro e Andrea Ursino e agli avvocati difensori,  il giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Catania Alfredo Cavallaro ha letto il dispositivo: condannati a due anni e nove mesi di reclusione ciascuno l’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, l’ex responsabile del servizio di ragioneria del comune Vincenzo Castorina e gli ex assessori Francesco Caruso, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Giuseppe Siciliano, Giovanni Vasta, Giuseppe Arena. Condannati a due anni e tre mesi di reclusione, invece, gli ex assessori Stefania Gulino, Salvatore Santamaria, Nino Strano, Filippo Drago, Mario De Felice, Domenico Rotella e Giuseppe Zappalà.

Il Tribunale ha dichiarato, inoltre, tutti gli imputati interdetti dai pubblici uffici per una durata pari a quella della pena principale a ciascuno inflitta e li ha condannati al pagamento delle spese processuali. Altresì  tutti gli imputati sono stati condannati in solido tra loro al risarcimento del danno cagionato alle parti civili costituite Comune di Catania ed associazione “Città Insieme”, da liquidarsi in sede civile, nonché alla rifusione delle spese sostenute dalle predette parti civili per la costituzione in giudizio, liquidate in euro 2.000,00 per il Comune di Catania ed in euro 2.500,00 per l’associazione “Città Insieme”. Entro ottanta giorni arriveranno le motivazioni della sentenza. Il responso è arrivato dopo una mattinata intensa, con un’udienza dedicata agli ultimi avvocati difensori.

Da parte delle Difese si è insistito, in particolare, su un punto e cioè che quello che avrebbero fatto gli assessori e la giunta sarebbe stata soltanto una presa d’atto, di indirizzo politico, di dati e numeri redatti dai tecnici contabili del comune. Questo il punto generale evidenziato dalle Difese, che naturalmente hanno respinto l’ipotesi del falso che sarebbe stato commesso secondo l’Accusa.

Nelle scorse udienze, la Pubblica Accusa aveva chiesto 2 anni e 4 mesi per l’ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, per l’ex responsabile del servizio di Ragioneria Vincenzo Castorina e Francesco Caruso in qualità di ex assessore al Bilancio. 2 anni invece, erano stati chiesti per gli ex assessori comunali Mario De Felice, Filippo Drago, Stefania Gulino, Santo Ligresti, Giuseppe Maimone, Domenico Rotella, Salvatore Santamaria, Giuseppe Arena, Giuseppe Siciliano, Nino Strano, Giovanni Vasta e Giuseppe Zappalà.

 GiustiziaTutti condannati: finisce con una sentenza pesante, inasprita in alcuni casi anche rispetto alle richieste dei Pm d’Accusa,  il primo grado del processo -con l’accusa di falso ideologico- per il cosiddetto “buco di bilancio”, la “voragine” finanziaria esplosa al comune di Catania ai tempi delle amministrazioni dell’ex sindaco Umberto Scapagnini. Oggi pomeriggio, intorno alle 17, davanti ai Pm Giuseppe Gennaro e Andrea Ursino e agli avvocati difensori,  il giudice monocratico della prima sezione penale del Tribunale di Catania Alfredo Cavallaro ha letto il dispositivo: condannati a due anni e nove mesi di reclusione ciascuno

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