Calcio, la Commissione disciplinare respinge il patteggiamento di soli tre mesi per Conte: c’e’ un giudice a Berlino!

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di iena calcisticaAl processo sul calcioscomesse si è consumato uno di quei colpi di scena a cui ogni tanto fa piacere assistere. La Commissione disciplinare della Figc ha, infatti, respinto la richiesta di patteggiamento avanzata, con il benestare del procuratore federale Stefano Palazzi, dai legali del tecnico della Juventus, Antonio Conte, ritenendola non congrua. In effetti, fino a quel momento, l’allenatore della Juventus era stato trattato con i guanti di velluto se si considerano ben due particolari di non secondaria importanza: il primo che l’omessa denuncia di Conte riguarda ben due gare di campionato e secondo che il tecnico non ha mai collaborato alle indagini ammettendo i fatti e indicando ulteriori particolari agli inquirenti (come invece hanno fatto altri tesserati).Una sensazione la nostra che ha trovato conferma nel colpo di scena trapelato alcuni minuti fa ossia con il rigetto dell’istanza da parte dei giudici che hanno ritenuto non congrua la squalifica di tre mesi, con 200mila euro di ammenda. Adesso per Conte sarà possibile formulare un nuovo patteggiamento proponendo una squalifica più pesante rispetto ai tre mesi proposti in precedenza. Respinti anche le proposte di pateggiamento di Siena (-5), Torino e Varese (-1), anche in questo caso la Disciplinare della Figc ha ritenuto non congrui i punti di penalità rispetto agli illeciti sportivi oggetto del processo.Ritenuti non congrui anche i patteggiamenti avanzati dai tesserati Angelo Alessio (vice allenatore della Juventus), Marco Savorani (preparatore dei portiere del Siena), Giorgio D’Urbano (preparatore atletico del Siena), Dario Passoni e Mirko Poloni (ex calciatori dell’AlbinoLeffe). Accolti, invece, le richieste di patteggiamento per Carobbio (4 mesi), Da Costa (3 mesi e 30 mila), Faggiano (4 mesi inibizione), Gervasoni (3 mesi), Larrondo (mesi 3 e 20 giorni 30mila euro), Sala (2 anni), Stellini (2 anni 50mila), Torino (-1 punto 30mila euro), Varese (-1 punto 30mila euro).I difensori dell’allenatore Antonio Conte non ci stanno e così hanno subito chiesto la ricusazione dei giudici della Commissione Disciplinare della Figc che hanno rigettato la richiesta di patteggiamento. Ecco le motivazioni addotte dal legale di Conte, l’avv. Luigi Chiappero: “Nel 1992 la Corte costituzionale, non un organo normale, ha spiegato con estrema chiarezza come un giudice che ha già respinto la richiesta di pena concordata tra accusa e difesa non può giudicare nuovamente. Chiedo dunque alla Disciplinare lo stralcio della posizione perché un’altra commissione possa giudicare quello che già è stato giudicato”. Richiesta alla quale il procuratore Stefano Palazzi si è opposto sottolienando come ad avviso della Procura Federale non si sia venuta ad instaurare alcuna incompatibilità: “Con il patteggiamento -ha sostenuto Palazzi in aula- non c’è alcuna valutazione nel merito dei fatti, ma solo una valutazione in astratto: dunque non c’è nessun pregiudizio da parte di questa autorevole Commissione, né incompatibilità nel giudicare”.

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Redazione Iene Siciliane

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