L’Amministrazione comunale in carica al centro delle polemiche: dopo la Confcommercio, arrivano gli “strali” dell’ex sindaco, Enzo Bianco. E non siamo in primavera, siamo sotto il solleone!Di Iena Politica
Non mancano reazioni sul “caso Cannizzo”, alle dimissioni da assessore e alle parole contro l’Amministrazione comunale venute fuori nella conferenza stampa di ieri indetta da Confcommercio. E alle polemiche conseguenti alle successive dichiarazioni diffuse dal sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, che in merito alla delega alle Attività produttive “sottratta” a Franz Cannizzo, casualmente nel momento in cui era impegnato con decisione nella lotta all’abusivismo commerciale (specie quello dei big della Catania bene), ha precisato che si sarebbe trattato di scelta concordata e che piuttosto la sua giunta procederebbe con forza nella lotta all’abusivismo e alla illegalità.
Stavolta ad intervenire è il senatore del Partito Democratico, Enzo Bianco, già sindaco di Catania. “L’addio dell’assessore Franz Cannizzo alla giunta Stancanelli è sintomatico: la volontà di combattere abusivismo e illegalità sembra sempre più uno slogan di facciata invece che un’attività su cui l’Amministrazione comunale vuole davvero impegnarsi sino in fondo”. Lo afferma Enzo Bianco in merito alla vicenda che ha visto l’assessore Franz Cannizzo costretto, per una questione di coerenza, a dimettersi da assessore del Comune di Catania.
“Comprendo la crisi profonda e il disagio sociale che colpiscono moltissimi catanesi – aggiunge Enzo Bianco – ma in città regna il più assoluto disprezzo per le regole. E questo non è tollerabile. Soprattutto per chi quelle regole le rispetta ogni giorno, sostenendone i costi. Piuttosto si cerchino soluzioni e si trovino percorsi idonei per aiutare a rientrare nella legalità i troppi abusivi che invadono le strade della città e le troppe attività irregolari”.
“Altrimenti – conclude il senatore del Pd – la tanto declarata linea dell’intransigenza da parte dell’Amministrazione comunale rimane un vuoto contenitore pieno solo di parole. E purtroppo, di fronte a quello che vediamo per le strade di Catania, la sensazione è proprio questa. Una città che ha smarrito ogni senso civico e dove ognuno fa liberamente quello che gli pare, in disprezzo di chi, ogni giorno con onestà, svolge la sua attività nel pieno rispetto delle norme”.
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