CATANIA – “Apprendiamo, con vero dispiacere, solamente dalla stampa – afferma il Segretario Provinciale Avv. Pietro Lipera – nonostante la nostra presenza in seno al consiglio metropolitano, di esser stati totalmente esclusi dal novero dei delegati che affiancheranno il sindaco della Città Metropolitana, Avv. Enrico Trantino, nella conduzione amministrativa dell’ente. Una sgrammaticata decisone politica, atteso […]
Catania, il presunto piromane assassino: cominciato il processo
Pubblicato il 30 Novembre 2012
Udienza in Corte d’Assise per un caso di “ordinaria” povertà nella metropoli
di iena giudiziaria Marco BenantiHa preso avvio stamane, in Corte d’Assise (Presidente Rosario Cuteri), a Catania, il processo contro Viorel Tudor Tanase, il cittadino romeno di 52 anni, accusato di aver provocato la morte -con l’incendio di un gabbiotto di un distributore di benzina in via Ventimiglia- di Giovanni Mirabile, che lì dormiva e di avere tentato di uccidere –in via Sturzo- due suoi connazionali –Gata Nicolae e Herbei Georghe- che dormivano in strada, appiccando il fuoco ai materassi su cui dormivano i due uomini e a cartoni lì vicini. I due fatti sarebbero accaduti, secondo l’Accusa, sostenuta in aula dal Pm Alessandro Sorrentino (l’inchiesta è stata condotta dal sostituto Alessandra Tasciotti) il 21 ottobre dell’anno scorso, nel giro di poche ore. Una storia drammatica, di “ordinaria” povertà, che avrebbe come movente “futili motivi” o meglio la piromania e che fece scalpore un anno fa.Tanase, un senza fissa dimora con evidenti problemi nella capacità di espressione, fu fermato dalla squadra mobile, dopo essere stato riconosciuto, secondo gli investigatori, mediante riprese delle telecamere di sorveglianza della zona e descrizioni di testimoni oculari. Ma si dovranno vagliare bene le fonti di prova, su alcune delle quali non mancano perplessità, per un processo che resta indiziario.Oggi, la Difesa dell’imputato, con l’avv. Paolo Sapuppo, ha avanzato una serie di richiesta di prova, fra cui, fra l’altro, accertamenti sull’identità della persona accusata, una perizia sulla capacità di intendere di intendere e volere dell’imputato (che ha seguito l’udienza grazie all’aiuto di un interprete) e una raccolta di articoli su casi di piromania accaduti a Catania nei mesi successivi ai fatti e i cui responsabili sarebbero altri cittadini romeni (su quest’utima istanza c’è stata opposizione del Pm). Prossima udienza il 22 gennaio.



Lascia un commento