Catania, “opere d’arte”3: sotto il vulcano non sconcicare i mediocri


Pubblicato il 21 Marzo 2013

di Iena Inciampante

Dopo le segnalazioni sui pericoli e sulle assurdità realizzate a Piazza Lincoln, compresi faretti abbaglia automobilisti, si è scatenata sui social la frustrazione di progettisti, addetti a quei lavori e loro sodali.

Al grido di “rompete le scatole solo a Piazza Lincoln mentre Catania è piena di marciapiedi dissestati, piazze abbandonate etc” cercano di contrastare la pessima immagine di una piazza inaugurata con una marea di pericoli e poi transennata per tutto il perimetro per giorni.

I progettisti si sono sfogati verso i media, accusati di amplificare piccole ed insignificanti imperfezioni, contro chi ha fotografato e riscontrato i vari problemi della piazza etc.

Addirittura il consigliere comunale Manlio Messina si è tuffato in una difesa a spada tratta dello sponsor della piazza al grido di “meglio così che come era prima”…

Insomma in questa città oltre alla mafia ad imporsi è la mediocrità, meglio le cose farle alla “catanisi” che farle a regola d’arte, e guai a chi critica, a chi reputa normale il contributo dei privati ma reputa anormale inaugurare una piazza progettata male e realizzata peggio.

Ma questa è Catania, prima era definita la Milano del Sud, ora è definibile come la Città dei mediocri…che si incazzano per le evidenti critiche.


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