Coronavirus: una “pacchia” per gli impiegati pubblici


Pubblicato il 27 Maggio 2020

 

Iena rompiballe

Centinaia di migliaia di persone, in seguito all’emergenza, oggi sono a rischio povertà. Ma c’è chi dall’emergenza ne ha tratto grandi benefici: gli impiegati pubblici. Per loro non è cambiato assolutamente nulla. Anzi, molti di loro, con il lavoro da casa, ne hanno tratto un gran beneficio. E per tutti, comunque, c’è stata la sicurezza dello stipendio a fine mese. E quando parliamo di impiegati pubblici ci riferiamo a tutti quelli che vengono pagati con le nostre tasse. Tasse che tantissimi italiani non potranno più pagare. L’elenco degli impiegati pubblici è lungo e ve lo risparmiamo. Molti hanno continuato a fare fino in fondo il loro dovere, ma tantissimi hanno goduto di “ferie anticipate” e pagate. Ma quanti, impiegati pubblici, sono stati a casa o al lavoro, ma senza fare nulla. Quanti dirigenti hanno approfittato dello stop forzato per far smaltire ai dipendenti pubblici “senza lavoro” ferie e permessi arretrati? Quale migliore occasione per regolarizzare l’arretrato? Centianaia di ambulatori medici e reparti ospedalieri sono rimasti fermi. Di cosa si sono occupati medici, infermieri e impiegati? Una parte certamente ha affrontato l’emergenza, ma il resto? Hanno smaltito ferie e permessi? Assessore Ruggero Razza, perchè non chiede una relazione dettagliata e ne pubblica i dati?

Con tutte le scuole chiuse, come è stato impiegato il personale? Come sarà impiegato nelle prossime settimane? Anche in questo caso, ferie e permessi smaltiti?

Le strade sono state deserte, eppure a parte le disinfestazioni, certificate inutili e dannose dall’OMS

(https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/05/16/coronavirus-oms-disinfettare-strade-non-serve-male_HYEw4Jd5JUN48fEXjmYGsI.html) non mi pare che siano stati programmati interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. Eppure si sarebbero potuti fare decine di interventi e molto più rapidamente. E questo, sia chiaro, riguarda la stragrande maggioranza dei comuni. E a proposito di comuni, a cominciare da quello di Catania: hanno fatto smaltire ai dipendenti ferie e permessi? Caro sindaco Salvo Pogliese se ha dei dati li diffonda! Questo vale anche per tutti gli altri sindaci. Insomma: il Coronavirus per tantissimi è stato una “pacchia”.

Tornando al tema iniziale, da questa emergenza molti ne escono rafforzati, economicamente. Hanno lavorato meno, speso meno per gli spostamenti e ricevuto regolarmente il proprio stipendio. C’è di più: hanno conservato ferie e permessi. Tanti altri, e sono migliaia, sono a rischio povertà.

Noi delle Iene, lo sappiamo bene, siamo irriverenti e rompiballe, ma in molti casi vogliamo offrirvi semplicemente uno spunto di riflessione. A molti, e ne siamo sicuri, questi particolari saranno sicuramente sfuggiti. A cominciare da chi avrebbe dovuto porsi il problema e affrontare la questione. Che ne pensate?

 

 

 


Dalla stessa categoria

Lascia un commento

Altre Notizie

2 min

“In questi giorni abbiamo assistito all’intervento di rimozione di un vecchio lido sul litorale catanese del Viale Kennedy all’altezza della piscina comunale. Tutti adesso possono vedere la spiaggia ed il mare passando dalla strada: l’arenile è tornato completamente visibile, libero, naturale. Una spiaggia finalmente aperta allo sguardo e alla città, senza muri, senza barriere, senza […]

1 min

Tre personaggi molto noti: da sinistra a destra: il “Maradona dell’Urbanstica catanese”, l’ing. prof. direttore Biagio Bisignani, al centro il notaio assessore recente all’urbanistica Luca Sangiorgio, a destra l’ing. prof. Paolo La Greca, già assessore all’urbanistica,, poi dimessosi, poi divenuto esperto del sindaco. Insomma il un “trust di cervelli”, di gente seria e perbene, l’elitè […]