“Io massone, vi spiego che…”


Pubblicato il 27 Maggio 2020

di iena incappucciata marco benanti

Francesco Baccini, nel 1992, cantava che è tutta colpa di “Giulio Andreotti”, invece da decenni in Italia si narra che è “tutta colpa della massoneria”. Lo si racconta al bar, nei tribunali, negli show, sui giornali, fra persona ignoranti e fra la colta gente. E’ davvero così? Cerchiamo di capirci qualcosa con…un massone. Che preferisce “rimanere anonimo per evitare di incentrare l’attenzione su di me e non su quello che dirò”. 

Ecco allora la nostra intervista:

Come definirebbe l’essere massone?

Un uomo libero da condizionamenti ideologici, aperto al Libero Pensiero ed al Progresso. La Massoneria ci da la possibilità in quanto scuola iniziatica ed esoterica di guardare il mondo in un’ottica di armonizzazione delle diverse posizioni, con il fine di migliorare se stessi ed il mondo che ci circonda.

In quanto massone, lei si sente un criminale?

Sinceramente non comprendo la domanda; criminale è chi commette un reato. Si figuri che l’osservanza rigorosa delle Leggi dello Stato e della Costituzione è una condizione fondamentale della Promessa Solenne che i Massoni sono tenuti a prestare.

Perché una persona vuole diventarlo? Quali le possibili motivazioni?

Le motivazioni personali possono essere molteplici, ciascuno ne persegue di personali non le nascondo che la curiosità di conoscere questo mondo spinge tanti ad avvicinarsi.

Come spiega la pessima opinione che si è sedimentata nel tempo sulla massoneria in Italia?

L’ostilità nei confronti della Massoneria ha radici profonde. Basta ricordare che il numero dei provvedimenti emanati dalla Chiesa nei nostri confronti supera di gran lunga il numero dei provvedimenti emessi nei confronti di altre organizzazioni che ha ritenuto “nemici” della Chiesa. Più recentemente, l’azione riprovevole di alcuni singoli massoni hanno dato un’immagine deformata della nostra Istituzione; l’affaire “P2” ha determinato un evidente vulnus alla reputazione della Massoneria italiana, la stampa ha trovato un perfetto capro espiatorio per ogni occasione di “malaffare” italiano. Se è vero che quasi subito vennero individuati i responsabili dei singoli personaggi che usarono la Loggia Propaganda 2 per i propri interessi e anche vero che le inchieste e le sentenze che ne seguirono non trovarono corrispondenze con l’attività Libero Muratoria.

La Corte di Cassazione nel 1996 sentenziò che la P2 (come Loggia) non fu coinvolta in alcuna cospirazione politica contro i poteri dello Stato. Ciò nonostante, per l’opinione pubblica fomentata da certa stampa, tutto il male viene solo dai massoni, tanto che nell’immaginario collettivo la Massoneria e le sue attività sono diventate, a torto, sinonimo di malaffare. Vorrei precisare che l’azione riprovevole di singoli o gruppi di massoni sono stati sempre condannati ufficialmente dal Grande Oriente d’Italia.

L’equiparazione “massoneria-criminalità” a cosa è dovuta, a suo avviso?

Questa relazione assomiglia moltissimo alle relazioni tra siciliani e mafiosi, calabresi e ‘ndranghestisti, sinistra e Brigate Rosse, Destra e fascismo. I molti che vengono equiparati ai pochi è una brutta pratica comune.

La trasparenza e la pubblicità degli elenchi degli appartenenti alle logge è un dato di fatto o ancora conosce ostacoli?

Le nostre sedi sono regolarmente registrate e comunicate al Ministero degli Interni come i Maestri Venerabili. Addirittura il primo di marzo di ogni anno, le nostre sedi sono aperte a tutti coloro che vogliono visitarle. Infine basta cliccare sul sito del Grande Oriente d’Italia (l’Obbedienza più numerosa in Italia) per trovare sedi e nomi delle Logge. Aggiungo che, giuridicamente le Massonerie, o Obbedienze come le chiamiamo noi, sono associazioni non riconosciute, come i partiti politici, i sindacati, i vari club service e persino i circoli di bocce; la pubblicità dei nostri elenchi segue le stesse regole, né più né meno di quelle che segue il resto dell’associazionismo. Recentemente la commissione antimafia presieduta dall’on. Bindi ha chiesto e ottenuto gli elenchi. Se questi elenchi venissero utilizzati per una “schedatura” sarebbe una pratica contraria ai basilari principi di libertà e democrazia che la nostra Costituzione garantisce, per questo sono personalmente contrario alla loro diffusione ma come sono contrario alla diffusione degli elenchi di qualunque associazione. Come può vedere la storia della segretezza è, più che altro, una leggenda.

Dal punto di vista storico, quali sono i riferimenti della massoneria?

La Massoneria nel mondo è stata protagonista della nascita degli stati democratici, la Francia, gli Stati Uniti d’America con i suoi Presidenti, tutti Gran Maestri della Massoneria. La stessa Italia con i moti risorgimentali ha riconosciuto l’apporto della Massoneria nella Costituzione di uno Stato Laico e Democratico. Da catanese mi piace ricordare Illustri massoni che hanno dato grande lustro alla nostra città. Mi riferisco a Ignazio Paternò Castello V° Principe di Biscari, tra i maggiori interpreti della cultura illuministica del ‘700, punto di riferimento per i viaggiatori europei che giungevano in Sicilia. Quando in una Catania devastata dal terremoto del 1693 si pensava a costruire chiese, conventi, monasteri, palazzi pubblici e privati, con una nobiltà dedita alle parate mondane, con sprechi di ingenti ricchezze, Ignazio V° da Massone Illuminato, dedicò il suo tempo a promuovere attività scientifiche e culturali, avendo un SOLO obiettivo: rendere moderna e europea la città di Catania. Vanno ricordate, tra l’altro, due sue opere di straordinaria bellezza che anche se apparentemente secondarie rispetto alle reali esigenze dei catanesi, testimoniano concretamente di come l’ingegno umano riesca a trasformare eventi disastrosi per gli uomini in luoghi di piacere e di serenità: Villa del labirinto (l’attuale Villa Bellini) con i suoi percorsi iniziatici e villa Scabrosa (di cui purtroppo abbiamo soltanto le testimonianza e i disegni dei viaggiatori dell’epoca).

Paternò Castello Gioacchino Biscari, patriota, protagonista del Risorgimento italiano, personaggio principale dei moti del 1848-1849, dopo il loro fallimento costituì a Catania un Comitato Rivoluzionario, nel suo palazzo si tenevano segretamente le riunioni, con un solo obiettivo: L’Indipendenza e l’Unità d’Italia. Alla vigilia dello sbarco di Garibaldi in Sicilia, i due comitati d’azione catanesi, avevano come capi DUE MASSONI, Gioacchino e Luigi Gravina.

Luigi Gravina, Deputato e patriota, convinto massone donò l’attuale isola Lachea (i Faraglioni di Acitrezza) che da generazioni appartenevano alla sua famiglia, all’Università di Catania per essere destinati ad attività scientifiche. Insieme alla moglie, fondò il reparto pediatrico dell’Ospedale Vittorio Emanuele (attuale padiglione Costanza-Gravina).

Da avvocato mi piace ricordare un fervente massone, amico di Giuseppe Garibaldi, l’avvocato Finocchiaro Lucio,deputato dal 1900 al 1904 volontariamente ritornò alla sua attività professionale dedicando la sua attività alla difesa dei diritti dei cittadini. Un suo ritratto in un busto marmoreo è collocato nel corridoio dell’ordine degli avvocati dentro il Palazzo di Giustizia di piazza G.Verga.

Giuseppe Pizzarelli, prestigioso Sindaco di Catania per diversi anni, punto di riferimento per più di trent’anni della massoneria catanese, la sua azione amministrativa rese “europea” la nostra città, innumerevoli furono le sue opere quali le famose “tre vie parallele) che unirono il centro cittadino al mare (le attuali vie De Felice, via Umberto e viale Regina Margherita), aprì al pubblico l’Anfiteatro di piazza Stesicoro collocando all’ingresso due colonne (una Dorica e una Ionica): simbolicamente un’apertura verso la conoscenza del nostro passato. Questi solo per citare i più conosciuti

Nella storia d’Italia, la massoneria è vissuta in tanti personaggi di spicco anche del Risorgimento e successivamente della sinistra, almeno in quella della prima metà del Novecento: come spiega questo legame? Ed oggi di quei legami politici-ideologici-storici cosa resta?

Mah, il concetto della Massoneria legata a parti politiche sinistra, destra o centro è una visione superficiale della nostra Istituzione. Uomini liberi si sono “incontrati” nel perseguimento di finalità di uguaglianza, progresso e civiltà: la scuola obbligatoria per tutti libera e laica ne è l’esempio più fulgido. Anche oggi uno Stato democratico continuamente è alla ricerca di ciò che fa vivere bene i propri cittadini; oggi battaglie che alcuni sottovalutano come le domande sul fine vita, la ricerca sulle cellule staminali, i cimiteri per gli animali sono tra i nuovi obiettivi che l’Istituzione si è posta. Politicamente all’interno della Massoneria sono presenti fratelli in tutti gli schieramenti politici legati dalla incessante ricerca di un’etica i cui ideali fondamentali sono la Libertà, l’Uguaglianza e la Fraternità. Principi che ne hanno informato e ne informano, ancora oggi, storia e fini. La Massoneria continua ad essere una scuola del Libero Pensiero.

Cosa nasconde in tanti, a suo avviso, l’odio verso la massoneria? E’ solo una questione ideologica oppure ci sono motivazioni anche individuali?

Personalmente non vedo nei tanti amici non massoni che conoscono della mia appartenenza, l’odio di cui parla. Non nascondo, però che delle ben orchestrate campagne diffamatorie spingono parte dei cittadini che non conoscono i valori su cui si fonda la Massoneria ad una certa diffidenza nei confronti del nostro mondo. La massoneria è il perfetto spauracchio, simboli e ritualità alimentano una massofobia basata su illazioni senza un vero e proprio fondamento. E’ facile dare la colpa al massone, come se ogni insuccesso, personale, politico e, persino giudiziario, potesse derivare da intrallazzi “massonici”. E’ la vecchia storia dell’untore di manzoniana memoria.

L’appartenenza massonica viene sentita e descritta, in particolare su buona parte della stampa italiana, come sinonimo di intrallazzi, di accordi sottobanco, di illecito: è una visione distorta oppure esiste un fondo di verità in tutto questo?

Anche di altre associazioni si ha una visione “distorta” si pensi all’Opus Dei, al Rotary, credo che l’errore di fondo è giudicare queste strutture dai comportamenti di qualche singolo elemento e non dalle loro finalità. Le Massonerie sono Istituzioni umane e come tali, non è possibile escludere la possibilità di accordi poco puliti tra coloro che ne fanno parte ma si tratta di casi isolati che non danno la misura dei tanti Liberi Muratori onesti ed eticamente inappuntabili che vivono la loro appartenenza in maniera legale, corretta, onesta. Questa visione fa torto proprio a queste migliaia di persone che cercano di tenere accesa una fiammella di libertà (e mi chiedo se sia questo a spaventare).

E’ possibile, per ipotesi, immaginare che anche una sentenza sia frutto di relazioni fra consorterie varie o obbedienze massoniche?

Tutto ciò è semplicemente assurdo, se si giudica l’operato di un Giudice, di un poliziotto o di qualunque cittadino che ha ruoli di responsabilità pubbliche sulla base della “parrocchia” che frequenta o sul Circolo tennistico di cui fa parte o di qualsiasi altra associazione staremmo discutendo della fine di una Giusta convivenza democratica. In sintesi quello di giudicare il nostro vicino sulla base di qualunque appartenenza è sbagliato come principio.

La relazione mafia-massoneria come è descrivibile: un rapporto costante e duraturo oppure singoli episodi slegati gli uni dagli altri?

Si tratta di organizzazioni che utilizzano linguaggi simbolici ma i cui fini sono profondamente diversi, il profitto (criminale) l’una, il progresso dell’Uomo l’altra. E’ chiaro che i rispettivi statuti epistemologici sono incompatibili. E’ indubbio che il livello di attenzione è e deve essere mantenuto alto. La prova di ciò è proprio il clamore che circonda i singoli fatti; se ci fosse qualcos’altro i riflettori, perennemente accesi, l’avrebbero rivelato.

La legge che impone di dichiarare l’appartenenza eventuale alla massoneria che valore ha e quale fini persegue?

La risposta l’ha già data la Corte Europea di Giustizia che ha definito la nostra Istituzione come democratica e che, pertanto, nessuno stato si può permettere di discriminare un cittadino solo perché è Massone. Nessun timore personalmente ho nel dichiarare l’appartenenza alla Massoneria ma io Le chiedo, perché lo stesso non debba farlo un membro di una confraternita religiosa o un membro di un Lyons o di un partito politico o ancora di un sindacato? Leggi simili, contro la Massoneria e suoi iscritti, si ritrovano solo nei regimi antidemocratici penso non solo al fascismo, al comunismo ed al nazismo ma, più recentemente, alla messa al bando della massoneria in Persia dopo la caduta dello Scià. E questo dice tutto!

Immagina possibile che prima o poi si arrivi a configurare il reato di concorso esterno in associazione massonica?

Semplicemente ridicolo! Ciò presupporrebbe che l’appartenenza alla Massoneria diventi un reato, sarebbe molto pericoloso non solo per le Istituzioni Massoniche ma anche per la Libertà tutta.

Se lei dovesse oggi spiegare perché la massoneria è un fenomeno positivo a cosa ricorrerebbe?

Credo di averlo già detto più o meno esplicitamente, la ricerca della Libertà e la difesa dei grandi valori universali di Tolleranza, Libertà, Fratellanza ed Uguaglianza è la difesa dell’Uomo e di ciò che gli è proprio come singolo e nelle formazioni sociali che lo contraddistinguono. In base alla mia esperienza personale l’aver superato quelli che la Chiesa ritiene “peccati contro se stesso” ira, invidia, accidia.

Ultima domanda: ma lei perché si è iscritto alla massoneria?

Le confesso che la curiosità è stata il primo motore, chiaramente mi interessavano i principi e più mi informavo della storia e delle finalità, più mi rendevo conto non solo di condividerne gli ideali ma di averli “inseguiti” ben prima di chiamarli massonici. Il resto è stato … consequenziale.


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